GUALDO TADINO – Una bella e significativa festa degli alberi quella svoltasi venerdì a Casale. I bambini delle scuole primarie hanno messo a dimora 22 piantine di spina sulle siepi che fiancheggiano le strade della zona. L’iniziativa è delle scuole primarie del quartiere in collaborazione con la pro loco di Cartiere, Caselle e Casale presieduta da Lucio Marinelli. Continua così l’operazione iniziata sette anni fa, con protagonisti i bambini delle elementari del capoluogo: i quali hanno piantato oltre 200 arbusti della spina “miracolosa”, che fiorisce a metà gennaio, anche col gelo e le temperature polari, legata per tradizione al santo patrono Beato Angelo. L’evento prodigioso della fioritura invernale si verificò per la prima volta nel 1324, al passaggio del corteo funebre che accompagnava le spoglie mortali del santo eremita; e da allora si ripete ogni anno. Il progetto, nato dalla constatazione che le spine dell’antico percorso rischiavano di scomparire con l’urbanizzazione della zona, condiviso con il direttore didattico Gaetano Ferrara e col placet del parroco della cattedrale don Giambattista Brunetti, punta a riconquistare il terreno perduto, moltiplicando gli arbusti. Sandro Sabbatini, generoso ed appassionato cultore del biancospino, del quale si prende cura con costanza encomiabile, fornisce le piccole piante; i bambini le mettono a dimora. Con la prospettiva che tra non molti anni si possa arrivare a veder fiorite le spine tutto l’antico percorso. La festa, nel corso della quale sono state poste anche delle targhe in ceramica a ricordo, ha visto presenti autorità civili, religiose e militari, tra cui il sindaco e l’assessore all’ambiente, il corpo forestale dello Stato, il parroco della zona, don Franco Berrettini, le insegnanti, i presidenti ed i consiglieri delle pro loco del Biancospino, di Cartiere-Caselle-Casale, della Pro Tadino. Si è chiuso con canti adeguati ed un piccolo concerto dei bambini; da ultimo un bel rinfresco per tutti nella sede del Cva di Cartiere.
Alberto Cecconi