LA DIOCESI PARTECIPA AL CONVEGNO DI FIRENZE

ASSISI – Anche una delegazione di Assisi guidata dal vescovo monsignor Domenico Sorrentino è giunta a Firenze per partecipare al quinto convegno ecclesiale nazionale intitolato “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo” in programma dal 9 al 13 novembre presso la Fortezza da Basso di Firenze. Il convegno è stato aperto nel pomeriggio di lunedì 9 novembre subito dopo le processioni. I cortei partiti dalle quattro basiliche cittadine, precisamente Santa Croce, Santa Maria Novella, Santo Spirito e Santissima Annunziata, hanno attraversato le vie di Firenze e si sono congiunti per fare ingresso nel Battistero di San Giovanni e nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Durante la cerimonia inaugurale il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze dopo aver salutato i partecipanti con le parole che il poeta e scrittore Mario Luzi pose in bocca alla cattedrale nel suo Opus florentinum, ha sottolineato: “nel battistero abbiamo fatto memoria del nostro battesimo e usciremo nel mondo. Questo ci è chiesto di approfondire e di studiare in questi giorni. Siamo eredi di una storia – ha aggiunto il cardinale – che, specialmente nei secoli a noi più vicini, ha mostrato quanto feroce e brutale possa essere l’umanità. Solo se l’umanesimo riveste i caratteri della carità può sfuggire a questo destino. Ed è quanto mostra la storia di questa città, in cui l’affermazione dell’umano, nelle sue espressioni migliori, ha saputo legare insieme il senso alto della cultura e dell’arte con la cura del debole e l’esercizio della misericordia”. Il sindaco della città di Firenze Dario Nardella nel corso dei saluti ha affermato: “Il convegno e la visita del Papa è un’occasione per tutti, non solo per i credenti – ed ha proseguito – l’uomo ha un valore assoluto soprattutto oggi in cui tutto sembra disgregarsi. Ogni città è fatta di speranza che tiene in piedi tutto”. Dopo la celebrazione dei vespri è seguita la prolusione di monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino e presidente del Comitato preparatorio del convegno il quale dopo aver sottolineato che “lo scopo del nostro appuntamento fiorentino è quello di fare il punto sul cammino di fedeltà al rinnovamento promosso dal Concilio e aprire nuove strade all’annuncio del Vangelo” ha proseguito che abbiamo bisogno di attuare “un umanesimo in ascolto per incontrare l’umanità ferita e per progettare un’umanità nuova – ed ancora – da Firenze la sinodalità deve diventare il cammino di ogni comunità ecclesiale”. Dopo essersi soffermato su alcuni punti focali quali: la famiglia, i giovani, l’ecologia e i poveri monsignor Cesare Nosiglia ha concluso dicendo: “Il nuovo umanesimo ha le sue radici prima di tutto nei nostri cuori, nell’esperienza contagiosa di Gesù Cristo che viviamo insieme con gioia e fraternità nell’ascolto della sua Parola,nell’Eucaristia e nella testimonianza in ogni ambito e ambiente di vita”.
Si allegano il saluto del cardinale Giuseppe Betori e la prolusione di monsignor Cesare Nosiglia.