LA FRATERNITÀ AL CENTRO DELLA VITA INTERDIOCESANA

ASSISI – "Arrivederci al concreto di ogni giorno. Incontriamoci lì nell'acqua di casa, nelle cose e nei rapporti di ogni giorno e cerchiamo di essere Chiesa viva verso quelli che sono più bisognosi i poveri che ci sono stati ricordati". Lo ha detto il vescovo delle diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, al ritiro interdiocesano a conclusione dell’edizione 2025 della Scuola di Bibbia e Vita Cristiana “Francesco uomo del Vangelo”, tenutosi domenica 16 novembre a partire dalle15 al Pontificio Seminario regionale Umbro Pio XI di Assisi.

Nel corso della catechesi di padre Saul Tambini, padre Marco Gaballo e fr. Alfredo Avallone dal titolo “…il Signore mi dette dei fratelli…” (Testamento 14/ff 116) “Il Vangelo ci fa famiglia”, è stato esplorato il concetto di fraternità all’interno della tradizione cristiana, partendo dalla sua rappresentazione problematica nell’Antico Testamento fino alla sua ridefinizione come dono e vocazione inaugurata dalla Pasqua di Cristo. Un focus particolare è posto sull’esperienza di San Francesco d’Assisi, per il quale il dono dei fratelli è una rivelazione inseparabile da quella del Vangelo come norma di vita. La discussione si è spostata poi sulla necessità di integrare un “codice paterno” (norma, iniziativa) e un “codice materno” (accoglienza, ascolto, cura) per rivitalizzare le comunità ecclesiali nel contesto di un cambiamento d’epoca, sottolineando come la cura delle relazioni, l’ascolto e il servizio umile siano fondamentali per il futuro della Chiesa.

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