PACE E CONTESTO INTERNAZIONALE AL CENTRO DELLA SCUOLA SOCIO-POLITICA

Grande partecipazione al primo incontro con il vescovo e il professor Ugo Villani

ASSISI - Hanno preso il via sabato 15 marzo all'Istituto Serafico di Assisi le lezioni della Scuola di formazione socio-politica diocesana "Giuseppe Toniolo" che si concentrerà sul tema “Relazioni internazionali: un modello ispirato alla fraternità”. Ad inaugurare l'edizione 2025 sono stati il direttore della Scuola, Francesca Di Maolo, il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino e il professor Ugo Villani, con un dialogo sul tema “Dalla Prima guerra mondiale ad oggi. Toniolo profeta di un diritto internazionale per la pace”. Il vescovo ha messo in evidenza la figura del primo economista beato della storia che, più di cento anni fa, aveva individuato la crisi stringente della società con la disgregazione della famiglia e delle relazioni che, per molti aspetti, si sta manifestando anche oggi. Al centro del pensiero del Toniolo c’era “l’etica come fattore intrinseco della legge economica. Nei libri di questo grande studioso – ha detto monsignor Sorrentino – non troverete mai equazioni o altre operazioni di cui l’economia main straim è piena. Perché per Toniolo l’economia deve avere una visione integrale”.
Il professor Villani, allacciandosi a quanto detto dal vescovo si è focalizzato su un aspetto delle idee dell’economista ottocentesco: il suo essere profetico, precursore di un diritto internazionale ispirato a valori di razionalità e cristianità. Appartenendo ad un periodo storico nel quale la forza era vista come uno strumento utile per mantenere gli equilibri geopolitici, Toniolo vede il bene della pace come un qualcosa di necessario per lo sviluppo della società. “Questa – ha detto - è la visione che porterà negli anni allo sviluppo delle organizzazioni internazionali, in particolare l’Onu , dalle ceneri della seconda guerra mondiale, per evitare che le future generazioni debbano subire il flagello della guerra. Toccando il pensiero espresso dal pontefice Papa Giovanni XXIII con l’enciclica PACEM IN TERRIS, le idee di Luigi Einaudi, antesignano di un’Europa portatrice di pace e giustizia per relazioni, come auspicato nel manifesto di Ventotene da Altiero Spinelli, Villani ha illustrato alcuni elementi dello sviluppo giuridico internazionale, dal quale sono nate norme imperative come il divieto di aggressione, il principio di autodeterminazione dei popoli, per il quale l’individuo non è più suddito, ma persona, che si pone innanzi alle organizzazioni internazionali come titolare di diritti. Di notevole importanza, il processo evolutivo dell’Unesco, che guarda alla cultura della pace per uno sviluppo equo e solidale della società. Il relatore ha anche evidenziato i limiti che queste organizzazioni internazionali hanno avuto fin dal primo momento, guardando alle norme riguardanti il diritto di veto dei membri permanenti, le caratteristiche del consiglio di sicurezza e come questi limiti abbiano comportato situazioni di abuso, partendo dall’Iraq, passando per il Vietnam, l’Afghanistan, la Jugoslavia, la Siria fino ad arrivare ai conflitti che oggi insanguinano l’Ucraina e la Palestina. Nel quadro che è stato più volte definito come una terza guerra mondiale a pezzi, la paura è che ci possa essere una composizione di questo tremendo puzzle, dal quale possa nascere un conflitto nucleare di proporzioni ancor più tragiche. Assistiamo oggi ad una crisi del diritto internazionale, con un ritorno all’uso della forza molto incisivo. “La nostra speranza – ha concluso - deve risiedere, come ritiene anche Papa Francesco, più che nella forza delle armi, in un recupero di autorevolezza ed efficacia degli strumenti a disposizione delle organizzazioni internazionali, con un nuovo multilateralismo, mediatore e conciliatore, che operi con intelligenza per offrire soluzioni che possano portare ad una pace duratura e fruttifera”.
Dopo quella inaugurale, la seconda lezione della scuola socio-politica è in programma mercoledì 26 marzo alle 19: “Il ruolo della diplomazia al servizio della pace”, vedrà relatori Mons. Petar Rajic e l'ambasciatore Pasquale Ferrara. Il 9 aprile tocca a “Il mondo smontato”, con Riccardo Sessa, ambasciatore e presidente SIOI (Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale), e il 29 aprile a “Quale Europa per un mondo che cambia”, con Fabio Raspadori, Professore di Diritto dell’Unione Europea Università di Perugia. Per tutte le informazioni sulle lezioni e sul come iscriversi è possibile consultare il sito www.diocesiassisi.it