ASSISI – Nella cattedrale di San Rufino come ogni anno ha avuto solenne inizio la Novena all’Immacolata che sempre registra una cospicua partecipazione della comunità parrocchiale, ma anche di pellegrini provenienti da altre realtà diocesane. Una devozione “sempre verde”, imperitura nella tenerezza e nella fede che suscita e che ravviva in quanti quotidianamente, ma in particolare in questi nove giorni dal sapore dell’attesa che connota l’Avvento e che precedono la solennità della sua Immacolata Concezione, la invocano Madre e ne desiderano l’abbraccio, lo stesso che a Natale stringerà Gesù nostro Salvatore. Alle 5.30 si recitano le Ave Maria del santo rosario, alle 6.00 la santa messa a conclusione della quale s’incensa la statua dell’Immacolata che troneggia nella cattedrale: è l’incenso delle preghiere, dei sospiri e delle suppliche di noi tutti suoi figli in cammino con lei, pellegrini come lei; infine, per chi può, la celebrazione delle Lodi mattutine. Un tocco speciale in quest’anno giubilare, in cui anche ad Assisi ci si prepara alla fiumana di misericordia che sovrabbonderà nei cuori affaticati da un secolo di guerra e di crisi, la predicazione del nostro vescovo Domenico Sorrentino, che presiede ogni mattina la santa messa concelebrata dal parroco don Cesare Provenzi, da padre Giuseppe Egizio, parroco di Costa di Trex e dal vicario generale don Maurizio Saba. Nella prima giornata domenica 29 novembre, prima domenica di Avvento, il presule ha sottolineato all’omelia gli accenti e i toni straordinari che la novena assume nell’anno giubilare in cui la cattedrale si prepara ad essere “oasi di Misericordia” e “Maria SS.ma nella Genesi agli albori della Creazione si prefigura già come ‘la carta vincente di riserva’ che Dio-Padre ha pensato e voluto dall’eternità, su cui puntare quando sembra, come in questo momento storico travagliato, che tutto vada a rotoli. Non temiamo perché Gesù in Maria ci ha già tutti salvati”. Poi il vescovo ha preannunziato che il tema della Novena è la Misericordia in Maria nei suoi diversi aspetti. ”Maria, infatti, è generatrice di Misericordia perché madre del Figlio divino che è il volto della misericordia, ma il Cristo incarnato umanamente ha appreso la Misericordia dalla sua e nostra Madre, dai suoi abbracci, dalle sue carezze, dalla sua vita quotidiana. Il nostro cammino continua con Maria in questi giorni perché da lei “Madre di consolazione e speranza, otteniamo a questa valle di lacrime un’onda di misericordia che ci faccia rinascere a vita nuova” come recita la preghiera all’Immacolata composta da monsignor Sorrentino per l’anno della Misericordia. Vi aspettiamo… per camminare, insieme, più spediti verso l’Immacolata Concezione della Misericordia Incarnata.
Buon Cammino di Avvento!
Suor Maria Rosaria Sorce