ASSISI – “Il Monte Carmelo ha ispirato molti istituti di preghiera e di contemplazione”. Queste le parole con cui frate Stefano Tondelli ha aperto la celebrazione della solennità della Madonna del Carmine, giovedì 16 luglio presso la chiesa di Santa Maria Maggiore, ricordando in modo particolare che “le suore carmelitane vogliono aiutare questo mondo cieco a vedere lontano e bene”. Presenti le suore carmelitane messaggere dello Spirito Santo che hanno allietato la santa messa con canti e preghiere di lode e ringraziamento. Durante l’omelia frate Stefano ha spiegato la differenza tra preghiera e contemplazione sottolineando che “la preghiera è: mettersi davanti a Dio, rivolgersi a Lui, bussare mentre la contemplazione, che inizia dopo la preghiera, è un dono di Dio – ed ha proseguito – Dio apre il nostro cuore e ci fa capire e sperimentare tante cose, ci fa fare luce sulla nostra vita, ci apre nuovi orizzonti; la contemplazione è un’opera di Dio non solo nostra quindi è un regalo che Dio fa a chi è fedele alla preghiera – ed ha aggiunto – San Francesco era un grande contemplatore, questo ce lo dice il Cantico delle creature. Abbiamo bisogno di vedere la nostra vita sotto una prospettiva diversa quindi dobbiamo chiedere a Dio: Signore dammi occhi per vedere la bellezza della mia vita. Egli – ha concluso – fa sempre il regalo della contemplazione ai figli che bussano al suo cuore; bussiamo perché lui apra i nostri occhi e il nostro cuore alla contemplazione per vedere quanto è bella la vita e ci aiuti ad avere uno sguardo nuovo sul mondo per vedere nella vita di ogni giorno la presenza di Dio”. Al termine della messa le suore dopo aver distribuito la preghiera del venerabile Michele di Sant’Agostino hanno invitato tutti i presenti a deliziare presso la sala del vescovado un ricco buffet.
SOLENNITA’ DELLA MADONNA DEL CARMINE
