SUI PASSI DI SANTA CATERINA

 SIENA – Lunedì 24 ottobre noi religiose della parrocchia di San Rufino ed altre di diverse Congregazioni insieme al nostro parroco don Cesare Provenzi e don Franco Fasolini parroco di Petrignano abbiamo vissuto un’intensa giornata di spiritualità sui passi di Santa Caterina a Siena. Siamo partiti da Assisi alle 7.30, durante il viaggio la celebrazione delle Lodi e la riflessione sulla vita della santa. A Siena visitando i luoghi della mistica: la casa natale trasformata in museo, le strade limitrofe, la basilica di San Domenico dove è conservata la testa della santa, l’ospedale-museo dove accudiva poveri e malati, l’impareggiabile bellezza del duomo, abbiamo avuto la possibilità di toccare con mano quanto questa donna abbia avuto un ruolo significativo e pregnante nella società senese del tempo e che ancora ha lasciato la sua impronta in un associazionismo giovanile e delle diverse contrade impegnato in innumerevoli iniziative di volontariato e a favore del prossimo. Alle 11.30 circa la santa Messa celebrata nella chiesa di San Francesco dove all’omelia don Cesare ha ancora ricordato l’esempio di santa Caterina, aprendo il cuore di tutte alla speranza perché, nonostante le attuali circostanze sembrano scoraggiarci, c’è sempre lo Spirito Santo che non abbandona e può far nuove le cose, suscitando novità evangelica e santi come santa Caterina. Stupore, incanto e adorazione di fronte al tabernacolo che ivi conserva uno dei tanti miracoli eucaristici: particole consacrate frugate che sono poi rimaste intatte e incorrotte da quasi 300 anni. Poi il pranzo e la visita alla bellissima Piazza del Campo dove si svolge il celebre Palio, una piazza imponente, antica, simile ad un abbraccio grande quanto lo scorrere della storia, quanto la bellezza del Cristianesimo. Poi il rientro a Assisi e la celebrazione dei Vespri durante il viaggio di ritorno. Una giornata ricca di serenità, di nuovi orizzonti, di grande speranza e fortezza nella fede, di nuovo impegno incarnato nelle piaghe della società come quello di Caterina. Ringraziamo don Cesare che ci ha fatto sentire, anche se di diverso carisma, una “Famiglia di famiglie religiose”.
Suor Maria Rosaria Sorce