ASSISI - “Oggi è festa in questo Santuario che porta il nome della spogliazione. Finora l’unico santuario nel mondo che porta questo nome. Nella parola spogliazione c’è tutto l’amore di Dio. Un Dio che si spoglia in qualche modo di sé, della sua gloria, della sua onnipotenza e si fa uno di noi, umile e pronto a morire per noi”.
Lo ha detto il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, all’omelia della santa messa celebrata domenica 25 maggio, in occasione dell’ottavo anniversario del Santuario della Spogliazione.
“I nostri Santi – ha aggiunto il vescovo - che in questo Santuario ricordiamo in modo speciale: San Francesco che si spoglia di tutto e Carlo che prossimamente vedremo canonizzato, un ragazzo che si lascia con fiducia spogliare di tutto, della sua giovinezza, dei suoi sogni, della sua voglia di vivere. Entrambi hanno nel cuore la grande speranza, la grande certezza che il Dio in cui hanno confidato è un Dio che non delude. Cerchiamo anche noi cari fratelli e sorelle di prendere coscienza di questo dono immenso che può dare alla nostra vita fiducia e pace”.
Il vescovo ha poi parlato del Premio internazionale Francesco d’Assisi e Carlo Acutis per un’economia della fraternità e ha detto “daremo questo premio a un gruppo di fratelli disagiati della lontana India che hanno fatto un progetto di economia solidale, fraterna e raccolto dei sogni. Se è vero che Dio ci ha salvati allora siamo fratelli. Daremo un premio che li aiuti a camminare e che sia loro di stimolo”.
Al termine della celebrazione eucaristica sono seguite la santa messa presieduta dal ministro generale dei frati cappuccini, fra Roberto Genuin ed infine la cerimonia di consegna del Premio internazionale Francesco d’Assisi e Carlo Acutis per un’economia della fraternità.