A SAN RUFINO ARRIVA LA RELIQUIA DI SAN GIOVANNI PAOLO II

 ASSISI San Rufino nella settimana di Pasqua ha registrato una cospicua e straordinaria presenza di pellegrini, turisti, assisani e parrocchiani durante le solenni celebrazioni pasquali che hanno gremito la cattedrale e la città in un clima di preghiera, di ricerca di senso, di quel cuore umano dimesso di fronte al mistero, quando è troppo grande, quando le circostanze: crisi, ISIS, guerre, antropologia naturale stravolta, precarietà, incertezza, vuoto di valori, fanno correre a Dio. La cattedrale, lo ricordava il vescovo di Assisi monsignor Sorrentino, “sta diventando il cuore pulsante di Assisi e in tutti i suoi spazi”, anche nel Museo Diocesano e nella Cripta di San Rufino, espressione della Diocesi assisana, della quale esprime l’identità storica, nonché il riflesso nell’arte, nelle opere provenienti dalla Cattedrale e dal territorio diocesano, valorizzandone la bellezza e il significato religioso. Qui l’incontro con la bellezza attualmente sta diventando un’esperienza sempre più ricca di significati e di senso, grazie all’impegno ed alla creatività pastorale del priore, parroco e vicario foraneo don Cesare Provenzi, al suo zelo pastorale di ricercare, con la collaborazione della comunità, sempre percorsi rinnovati e inediti che in tutte le possibili pieghe dell’umano e della sensibilità religiosa cercano di dare risposte di fede rinnovata a quanti sono alla ricerca di Dio. Infatti, durante la settimana pasquale, un rondò di eventi hanno annunciato una nuova primavera a San Rufino, intrecciando storia, fede, devozione, arte e tradizione e soprattutto passione per la propria terra, calore nel sentirsi parte di una storia che ritrova la bellezza del tempo presente nelle radici di un passato sotteso nelle pietre che quotidianamente sfioriamo.
Domenica di Pasqua 5 aprile nel chiostro del Museo Diocesano di San Rufino, alle ore 17.30 l’Anonima Frottolisti ha tenuto il concerto di musica medioevale, un itinerario di musica e canti della fede e della tradizione antica “Adoramus Te. La Pasqua nella musica dell’Umanesimo“. Numerosissimi ed entusiasti i partecipanti che a conclusione hanno salutato l’Anonima Frottolisti con un calorosissimo e lungo applauso.
Sabato 11 alle 21 in cattedrale il Concerto spirituale: “Halleluiah” Arie e Cori dall’oratorio The Messiah di Georg Friederic Haendel della Cappella Musicale della Cattedrale di San Rufino diretto dal maestro Lucio Sambuco, organista Carlo Abbati. Il Concerto ha assunto l’icona musicale di un percorso spirituale, meditativo sulla nascita e Resurrezione di Gesù attraverso l’esecuzione di arie e cori in una melodia spiegata con al centro la funzione del Cristo.
Domenica 12 aprile a conclusione della settimana pasquale al termine della solenne messa presieduta dal parroco don Cesare Provenzi tra l’assemblea profondamente commossa, è stata posta alla vista e alla venerazione dei presenti e “da oggi in poi di quanti verranno qui a San Rufino – ha sottolineato don Cesare – la reliquia del santo Giovanni Paolo II. Un segno della sua presenza fortemente da me desiderato e auspicato e che su richiesta del nostro vescovo Sorrentino è stato donato dal segretario di Giovanni Paolo II. Si tratta di una goccia del suo sangue! Ed è bello pensare che qui nella città di Assisi dove è venuto ben sei volte, dove ha per primo riunito in preghiera le religioni di tutto il mondo, dove ha annunciato lo Spirito di Assisi, oggi, nella festa della Divina Misericordia, da lui fortemente voluta, in questo segno si fa presente in mezzo a noi per accogliere le preghiere e la fede anche di quanti verranno qui”. San Giovanni Paolo II prega e intercedi per noi perché la cattedrale di San Rufino e la città di Assisi sia sempre più l’icona dello “spirito di Assisi” dell’accoglienza e continui come Chiesa sinodale in uscita, gioiosa e missionaria, a creare spazi, luoghi e tempi per attuare quel tuo monito che ancora risuona nelle nostre coscienze: “Non abbiate paura. Aprite le porte a Cristo” e soprattutto aprirle ai giovani “le tue sentinelle del mattino”

 

Suor Maria Rosaria Sorce