CONOSCERE L’AMORE PER ESSERE AUTENTICHE FRATERNITÀ

ASSISI – “In questo abbiamo conosciuto l’Amore… Egli ha dato la sua vita per noi … Anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli” (1Gv 3,16). Questa è la Parola di Dio che guiderà la prossima assemblea intercapitolare delle suore cappuccine dell’Immacolata di Lourdes, a Torchiagina. Dal 12 al 19 ottobre una rappresentanza di tutte le comunità della congregazione, presente in Italia e all’estero, sarà nella casa di formazione di Torchiagina, a distanza di tre anni dal XV capitolo generale per un momento di verifica e programmazione, osservando criticamente il cammino fatto, e cercando nuovo slancio e spunti di crescita per il futuro. Questo momento di grazia sarà accompagnato dal tema: “Parola ed Eucaristia per essere autentiche fraternità evangeliche ed evangelizzatrici a servizio della famiglia umana”. Chiamate dal Padre a seguirlo più da vicino ogni suora cappuccina attinge alla Parola e all’Eucaristia, alla relazione con Dio che l’ha scelta, per vivere in fraternità la sua sequela, il dono di sé, e insieme alle altre ogni giorno portare avanti un servizio lì dove il Signore la vuole, anche con la semplice testimonianza di un cuore indiviso e una vita donata senza riserve a Dio. “Abbiamo conosciuto l’amore” – ricorda Giovanni – e quest’assemblea ricorderà alle religiose presenti e a tutta la Congregazione attraverso di loro, che sono chiamate a donarlo senza stancarsi, con gioia e coerenza, secondo il cuore della madre fondatrice Maria di Gesù Santocanale. “Anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli”. Essere state scelte da Dio porta a vivere, ad essere fraternità che vivono il Vangelo, sull’esempio di San Francesco che nient’altro avrebbe voluto aggiungere alla regola di vita per i suoi frati se non il vivere come il figlio di Dio. Conoscere l’amore e tenere fisso lo sguardo su di Lui significa incarnarlo in questa scelta di vita casta, povera e obbediente che si fa testimonianza e servizio secondo il cuore di Dio, a partire da chiunque il Signore mette al loro fianco. Lui costituisce questa famiglia nella Sua famiglia che è la Chiesa. Allora “anche noi” – dice Giovanni – siamo chiamati a rendere l’Amore visibile in ogni epoca e in ogni luogo. L’assemblea sarà un dono di grazia di Dio per la Congregazione e per ogni fratello che affianca le suore cappuccine nelle loro diverse e multiformi realtà all’interno delle quali sono inserite. Dio creatore ancora una volta prepara un’occasione ulteriore per invitare queste religiose a lasciarGli trasformare quotidianamente e senza limiti, le loro vite a Lui consegnate con generosità e slancio. Il Signore, che non si fa mai vincere in generosità, ha disposto che tale “evento di famiglia” abbia inizio con la professione temporanea della novizia Emanuela Fasoli. Per tutte questo momento sia un buon inizio che ricorda a ciascuna di essere chiamata ad avere il coraggio di abbracciare il futuro che Dio sogna per questa piccola porzione dell’ordine serafico, per ogni sua figlia, nonostante le incertezze, imparando ad acquisire la sapienza del cuore, e confidare solo in Dio che guida la storia, la sua Chiesa e questa sua congregazione.