ASSISI - “Venite, venite al banchetto, tutto è pronto", così il coro della cappella di San Rufino ha introdotto in canto la solenne celebrazione del Corpus Domini presieduta nella cattedrale di San Rufino giovedì 20 alle 20,30 dal vescovo di Assisi monsignor Sorrentino e concelebrata da don Cesare Provenzi parroco di San Rufino, priore e vicario foraneo, dal vice-parroco don Alessandro Picchiarelli, da padre Mauro Gambetti superiore del Sacro Convento e numerosi presbiteri diocesani e religiosi. All'omelia il presule ha sottolineato che a poca distanza dal giovedi Santo la Chiesa sente ancora l'esigenza di celebrare il mistero dell'Eucaristia, rivelando una pedagogia ecclesiale che mira a farci comprendere, quasi a inculcarci, la centralità di questo mistero di fronte al quale da sempre l'uomo e le più grandi intelligenze, sono provati dalla fede che: il mangiare quel pane eucaristico non è un far memoria, non un ricordo, ma credere che in quel pane c'è Lui ed io non lo ricordo soltanto, ma mi nutro di Lui. “Oggi vogliamo confessare e dire questa fede – ha concluso il presule - in un mistero nel quale è il futuro e il presente della Chiesa. Ce lo insegni Francesco verso il quale dalla cattedrale di San Rufino al Sacro convento a conclusione della santa messa ci porteremo in processione con il Corpo del Signore”. E in processione tutto il popolo numeroso laici, confraternite, presbiteri, religiosi, operatori pastorali per le vie di Assisi fino a San Francesco ha portato Gesù Eucaristico fino alla basilica di San Francesco dove il vescovo ha benedetto tutti ricordando che nonostante fatiche e ferite se Dio è con noi siamo sempre pronti a ripartire.
Suor Maria Rosaria Sorce