DON ANGELO MORICONI E I SUOI 90 ANNI

 FOSSATO DI VICO – Chi ha raggiunto l’antico borgo fossatano nel tardo pomeriggio di lunedì 18 maggio s’è chiesto che stesse accadendo in zona, tante numerose erano le auto in sosta lungo le strade. Nel cortile della casa San Benedetto si festeggiava il 90° compleanno dell’ex pievano don Angelo Moriconi. Diverse centinaia di persone, provenienti dalle Marche e dall’Umbria, tra cui anche le monache benedettine, hanno partecipato alla messa concelebrata da 16 sacerdoti, con 3 diaconi, presieduta dal vicario generale monsignor Maurizio Saba. Momenti intensi di ringraziamento “per il dono dello Spirito Santo, che anima la Chiesa – ha detto monsignor Saba – ed anche don Angelo ne ha fatto l’esperienza nel suo cammino di sacerdote”. Al termine è stato lo stesso don Angelo a parlare alla buona – come si fa in famiglia – ai tanti amici e fratelli che gli sono stati vicini per fargli una calorosa festa, ricca di gratitudine e di affetto per la sua generosità semplice e la disponibilità costante per gli altri, poveri e bisognosi in primis. Citato il recente incontro con Papa Francesco, che gli ha chiesto il segreto per i suoi 90 anni e che per l’occasione della festa di compleanno gli ha inviato anche una lettera di benedizione e di auguri, ha ricordato sommariamente il suo curriculum: ultimo di 7 figli di una famiglia gualdese, ordinato sacerdote 66 anni fa, ha svolto la sua missione nella Chiesa diocesana e per 23 anni, in periodi diversi, in quella del Brasile. Ha ringraziato tutti, a cominciare dall’attuale pievano di Fossato, don Jean Claude, per la sorpresa della festa, e quanti gli sono stati vicini; ha detto che “noi sacerdoti ci dobbiamo voler bene: se no, come facciamo a dirlo ai cristiani?”. Salutata con gioia l’ordinazione del nuovo sacerdote diocesano don Alessandro Picchiarelli, ha parlato di “aurora” e di “tramonto” in riferimento a se stesso. S’è chiuso tra gli applausi, con un lancio di palloncini augurali da parte di un nutrito gruppo di ragazzi e con un allegro e ricco self service, per il quale – ha detto simpaticamente don Maurizio – “i fossatani non si sono fatti coionare”.
 
Alberto Cecconi