ASSISI – La causa di beatificazione e di canonizzazione di don Antonio Pennacchi (1782-1848), sacerdote della diocesi di Assisi, ha ripreso il suo corso. Pur essendo stato aperto nel 1905 dalla Santa Sede il percorso della fase apostolica la causa, per contingenze storiche e inadempienze diocesane, non ebbe seguito. Rimase comunque ben viva specie tra i sacerdoti la fama di santità del venerabile servo di Dio, la cui figura suscita ai nostri giorni un rinnovato interesse anche fa i fedeli laici. Accolto il supplex libellus presentato dal postulatore don Orlando Gori e vista la risposta della Congregazione delle cause dei santi alla richiesta del “nulla osta” alla ripresa della causa avanzata dal vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino; quest’ultimo ha nominato officiali dell’inchiesta: padre Francesco De Lazzari ofm, delegato episcopale, monsignor Vittorio Peri, promotore di Giustizia e don Salvatore Rugolo, notaio.
In allegato il decreto vescovile