FESTA DEL VOTO TRA PREGHIERA E RINGRAZIAMENTO

ASSISI – Anche quest’anno il 22 giugno verrà celebrata la festa del voto in ricordo della liberazione di Assisi, dall’assedio dei saraceni, per opera di Santa Chiara. Il miracolo della liberazione avvenne grazie all’ardente fede e alla preghiera piena di amore con la quale la santa si rivolse a Gesù, presente nel Sacramento dell’Eucarestia.
Si narra infatti che nel 1241 i saraceni erano alle porte di Assisi e stavano assediando San Damiano quando Santa Chiara prese l’ostensorio e lo espose alla finestra. Una luce accecante spaventò i saraceni, facendoli fuggire dal convento e da Assisi.
Con questo appuntamento annuale gli abitanti della città serafica rivolgono, con singolare devozione verso Santa Chiara, il loro ringraziamento per il miracolo ricevuto.  
Il contesto nel quale viene inserita la festa del voto di quest’anno è, come scrive la Comunità dei frati di San Damiano: “la preghiera come contemplazione di Colui dal quale proviene tutto quanto esiste e per cui tutto sussiste. Preghiera come lode al Dio altissimo, direbbe San Francesco. Preghiera come ringraziamento per ogni bene da Lui ricevuto, in particolare per quelli per cui non ringraziamo o che, peggio, riteniamo scontati perché dovuti. Preghiera come recupero del senso di gratuità che ci fa esistere e che può aiutarci a vivere in pienezza. E preghiera, infine, come estrema confidenza in Colui che tutto può e che ogni cosa opera per il bene di coloro che ama, per il vero e più alto bene anche se non sempre compreso”.
Il programma prevede alle 20,30 la partenza del corteo religioso che da piazza San Rufino si unirà a quello civile in piazza del Comune dove verrà letta l’ordinanza del consiglio comunale, con cui il 26 maggio 1644 veniva istituita la “festa del voto”, seguirà il saluto del sindaco. Alle 20,45 presso la basilica di Santa Chiara ci sarà il saluto delle sorelle clarisse con l’omaggio floreale del sindaco; alle 21,40 presso il santuario di San Damiano ci sarà l’offerta dei ceri da parte del sindaco, la celebrazione di compieta, l’esortazione del vescovo e il saluto del ministro provinciale dei frati minori di Umbria e Sardegna.