I MOSAICI DI RUPNIK NEL CONVENTO DI CRISTO RISORTO

ASSISI – La comunità di fedeli che abitualmente frequenta, per la messa domenicale, il convento di Cristo Risorto, in occasione della festività dei SS. Pietro e Paolo, ha potuto ammirare uno splendente mosaico realizzato dal sessantenne gesuita di origine slovena (padre Marco Ivan Rupnik S.J.) già noto per la decorazione del Santuario di Padre Pio a San Giovanni Rotondo e per analoghe opere molto ammirate dai milioni di pellegrini che visitano Lourdes e Fatima. Le solide basi teologiche ed artistiche dell’autore trovano conferma nel mosaico di Assisi che ripropone, con interpretazione personale e moderna, la cifra stilistica dell’oriente cristiano con suggestioni di Evagrio Pontico e Massimo il Confessore che appartengono al bagaglio culturale di Rupnik. Anche per Assisi sono state usate in abbondanza le tessere auree che, come ha spiegato padre Celestino Di Nardo, simboleggiano la gloria diffusa con linee orizzontali e verticali che uniscono i tre elementi del polittico: il mistero dell’Incarnazione rappresentata da Maria Madre di Dio, la Gerusalemme meta di tutti i cristiani e la Resurrezione colta nel momento in cui l’incredulo Tommaso (archetipo dell’umanità di cui tutti facciamo parte) mette la mano nel costato di Cristo. L’aggiunta di una traccia policroma dell’arcobaleno costituisce infine garanzia di speranza che nella fede trova il suo fondamento. Il prolungato applauso di tutti i presenti ha sancito l’apprezzamento per il pregio artistico della realizzazione che merita di essere visitata e conosciuta.
 
Pio de Giuli