Celebrata nel Santuario della Spogliazione la 104ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato

“LA DIVERSITÀ È RICCHEZZA. FACCIAMO CRESCERE UNA CULTURA DELL’ACCOGLIENZA”

Il messaggio del vescovo; presenti tanti stranieri in particolare giovani mamme con bambini accolti nelle strutture della Caritas

ASSISI – “Gesù è il primo migrante che ha lasciato il suo paradiso per venire in mezzo a noi”. Lo ha detto il vescovo della diocesi di Assisi-Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, durante la santa messa celebrata nel Santuario della Spogliazione, chiesa di Santa Maria Maggiore, domenica 14 gennaio in occasione della 104ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2018. In un Santuario gremito di fedeli, di tanti operatori della Caritas diocesana unitamente ai numerosi migranti accolti nelle diverse strutture, tra cui molte giovani mamme con i loro bambini, e di volontari della Misericordia di Assisi si è pregato perché come sottolineato dal vescovo “nasca e cresca una cultura dell’accoglienza”. Monsignor Sorrentino durante l’omelia, dopo essersi soffermato sul problema delle migrazioni, ha sottolineato che “non possiamo fare a meno di vedere tale problema, pertanto dobbiamo spingere la società civile, in tutte le sue culture, a vedere le cose secondo il cuore di Dio. La chiesa dovrebbe incontrare le persone ed essere per loro la voce di Gesù – ha aggiunto il vescovo -; le diversità sono sempre una grande ricchezza. Chiunque incontriamo sulla nostra strada è figlio di Dio e nostro fratello. La presenza di Gesù diventa più forte e viva – ha precisato – quando c’è un fratello che soffre”. Il vescovo ha poi sottolineato che “non ci si stacca dalle proprie radici per scherzo o per piacere, ma sempre con molta sofferenza. Dobbiamo imparare a capire le problematiche e le sofferenze dell’altro. Se non testimoniamo ciò, il vangelo viene vanificato”.

Al termine della celebrazione monsignor Sorrentino ha ringraziato, per la grande collaborazione, il direttore della Caritas diocesana Maurizio Biagioni il quale ha preso la parola per salutare tutti i presenti, il parroco fra Carlos Acácio Gonçalves Ferreira e le suore del Santuario della Spogliazione.