Nell’esortazione “Christus vivit” il Pontefice parla del poverello di Assisi e soprattutto del giovane venerabile il cui corpo sarà traslato nel fine settimana

LETTERA AI GIOVANI, IL PAPA CITA SAN FRANCESCO E CARLO ACUTIS

Monsignor Sorrentino: “Grazie Santo Padre per aver messo in evidenza questi carismi”

ASSISI – Il venerabile Carlo Acutis il cui corpo verrà traslato nel prossimo fine settimana presso il Santuario della Spogliazione di Assisi e San Francesco citati dal Pontefice nell’Esortazione Apostolica post sinodale “Christus vivit” che il Santo Padre indirizza “ai giovani e a tutto il popolo di Dio”. Nell’esortazione resa nota martedì 2 aprile in forma di Lettera, composta da 9 capitoli divisi in 299 paragrafi papa Francesco che invita i giovani a vivere pienamente il loro tempo attraverso l’amicizia con Cristo al 52esimo paragrafo scrive sul poverello. “San Francesco d’Assisi, quando era molto giovane e pieno di sogni, sentì la chiamata di Gesù ad essere povero come Lui e a restaurare la Chiesa con la sua testimonianza. Rinunciò a tutto con gioia ed è il santo della fraternità universale, il fratello di tutti, che lodava il Signore per le sue creature. Morì nel 1226”. Poi parla del  giovane deceduto a soli 15 anni per una leucemia fulminante e delle sue brillanti  doti informatiche. “Ti ricordo – scrive Bergoglio al 104esimo paragrafo – la buona notizia che ci è stata donata il mattino della Risurrezione: che in tutte le situazioni buie e dolorose di cui parliamo c’è una via d’uscita. Ad esempio, è vero che il mondo digitale può esporti al rischio di chiuderti in te stesso, dell’isolamento o del piacere vuoto. Ma non dimenticare che ci sono giovani che anche in questi ambiti sono creativi e a volte geniali. È il caso del giovane Venerabile Carlo Acutis. Egli sapeva molto bene – continua ancora nel paragrafo successivo – che questi meccanismi della comunicazione, della pubblicità e delle reti sociali possono essere utilizzati per farci diventare soggetti addormentati, dipendenti dal consumo e dalle novità che possiamo comprare, ossessionati dal tempo libero, chiusi nella negatività. Lui però ha saputo usare le nuove tecniche di comunicazione per trasmettere il Vangelo, per comunicare valori e bellezza. Non è caduto nella trappola. Vedeva che molti giovani, pur sembrando diversi, in realtà finiscono per essere uguali agli altri, correndo dietro a ciò che i potenti impongono loro attraverso i meccanismi del consumo e dello stordimento. In tal modo, non lasciano sbocciare i doni che il Signore ha dato loro, non offrono a questo mondo quelle capacità così personali e uniche che Dio ha seminato in ognuno. Così, diceva Carlo – aggiunge ancora nel 106esimo paragrafo – succede che ‘tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie’. Non lasciare che ti succeda questo”. Proprio questa frase è diventata il titolo del libro scritto dal vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino, presentato il 24 marzo scorso al Sacro Convento. “L’aver citato San Francesco e Carlo Acutis nella sua esortazione ai giovani – commenta il vescovo  – ci riempie il cuore di gioia. Con l’erezione del Santuario della Spogliazione, luogo nel quale San Francesco ha rinunciato alle ricchezze terrene per donarsi a Dio ed ora con la traslazione proprio qui del corpo del giovane venerabile che ci sarà in questo fine settimana, si rafforza l’idea di un Gesù che chiama i giovani nella loro vita quotidiana, li scuote e li spinge a vivere straordinariamente bene, immettendo in ogni cosa lo spirito del vangelo. Siamo contenti che il Papa metta in evidenza questo carisma di Carlo di far diventare internet una rete del bene. È bello pensare  – conclude monsignor Sorrentino – che, nel contesto di tutti i luoghi francescani di Assisi anche questo Santuario possa essere, come il Papa stesso scrisse nel 2016, un luogo privilegiato per il discernimento vocazionale dei giovani”. E saranno molti i gruppi di adolescenti, secondo le prenotazioni già alla segreteria organizzativa, che arriveranno nel fine settimana ad Assisi per la traslazione del corpo del giovane venerabile che sarà sepolto nel Santuario della Spogliazione. Secondo il programma venerdì 5 aprile alle ore 17 il corteo con la salma partirà dalla Basilica Inferiore di San Francesco per arrivare nella cattedrale di San Rufino dove ci sarà la messa solenne con i vescovi umbri presieduta dal presidente della Conferenza episcopale umbra monsignor Renato Boccardo. Alle ore 21 ci sarà una veglia di preghiera a cura della Pastorale Giovanile diocesana e regionale, presieduta da monsignor Paolo Martinelli, OFM Cap., vescovo ausiliare di Milano. Sia dopo la messa che dopo la veglia sul sagrato della Cattedrale sarà offerto un piccolo ristoro per quanti, anche da lontano, vorranno partecipare. Sabato 6 aprile alle ore 16 il corteo dalla cattedrale di San Rufino giungerà al Santuario della Spogliazione per la tumulazione del corpo che avverrà subito dopo la santa messa celebrata da monsignor Sorrentino. Domenica 7 aprile alle ore 11 santa messa nel Santuario della Spogliazione presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana.

 

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