NATIVITA’ ASSISIATE 2016

 ASSISI – L’amorevole sguardo di Francesco e Chiara sul Bambino di Betlemme può suggerire la chiave di lettura della natività allestita presso l’antico fondaco dell’Orto degli Aghi in una ambientazione medievale domestica. Il presepe è allestito con costumi d’epoca e corredo in Punto Assisi. L’esposizione, che è stata inaugurata domenica 18 dicembre alla presenza del vescovo monsignor Domenico Sorrentino e il sindaco Stefania Prietti e del presidente della Pro Civitate Christiana don Tonio Dell’Olio,  si rende disponibile ad accogliere in loco coloro che desiderino condividere proposte sul tema della natività. L’iniziativa voluta da Giampiero italiani, è realizzata in collaborazione con Assisium, Accademia Punto Assisi, Sartorie storiche Nobilissima Parte de Sopra e Magnifica Parte de Sotto, Teatro Studio Assisi, Maestro Vincenzo Cipriani, a cura di Giampiero Italiani.
 
NATIVITA’ ASSISIATE 2016
La Proposta
 
In occasione della festa di Natale il presepe realizzato presso l’Orto degli Aghi, intende essere un omaggio alla santa di Assisi che, figlia spirituale di san Francesco, nella notte di Natale del 1252, vive una esperienza mistica che andrebbe rivisitata, recuperando il senso profondo della natività di sensibilità francescana. Mentre nella Basilica assisiate, Giotto interpreta in ambiente liturgico l’episodio della natività che vede in primo piano Francesco nel gesto di  deporre il bambino nella mangiatoia,  nel presepe rappresentato nell’antico Fondaco dell’Orto degli Aghi, si cita la presenza contemplativa di Chiara come libera interpretazione che rimanda alla visione vissuta dalla Santa nella sua ultima vigilia di Natale. L’amorevole sguardo di Francesco e Chiara sul Bambino di Betlemme può suggerire la chiave di lettura della “natività assisienze”.
Da: “I fioretti di san Francesco”. Come essendo inferma Santa Chiara, fu miracolosamente portata la notte della pasqua di Natale alla chiesa di santo Francesco ed ivi udì l’ufficio.
“… per procurazione del padre mio santo Francesco e per la grazia del nostro Signore Gesù Cristo, io sono stata presente nella chiesa del venerabile padre mio santo Francesco, e con li miei orecchi corporali e mentali ho udito tutto l’ufficio e il sonare degli organi ch’ivi s’è fatto, ed ivi medesimo ho presa la santissima comunione. Onde di tanta grazia a me fatta rallegratevi e ringraziate Iddio» (Cap. XXXV: FF 1869). 
Chiara d’Assisi morì l’11 agosto 1253, fu canonizzata due anni dopo, da Papa Alessandro IV e nel febbraio 1958, Papa Pio XII la dichiarò patrona della televisione.