SOLENNITÀ DI SAN FRANCESCO, IL VESCOVO SORRENTINO IMPARTISCE LA BENEDIZIONE ALL’ITALIA CON LA CHARTULA DEL SANTO

ASSISI - “Abbiamo bisogno dello spirito di Assisi, che si propaghi!” Sergio Mattarella invoca il santo patrono sull’Italia. Dalla Basilica di San Francesco, dopo aver acceso la lampada votiva, il capo dello Stato augura pace al mondo perché non ci si può rassegnare alla guerra. E all'Italia di seguire l'esempio di san Francesco, “una delle radici antiche della nostra identità. E la forza profetica delle sue scelte di vita ha esaltato valori che sentiamo vivi per il domani dell’Italia, dell’Europa, del Mediterraneo, del mondo".

Parole e messaggi riecheggiati anche nell’omelia del cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei: “L’Italia intera accende la lampada con il suo Patrono, perché tante luci rendano umana e fraterna questa nostra unica stanza che è il mondo”. Non è mancato un messaggio sul conflitto Russia Ucraina, con la speranza che “il lupo terribile della guerra sia addomesticato e facciamo nostro l’accorato appello di Papa Francesco indirizzato certo ai due presidenti coinvolti direttamente, ma anche a quanti possono aiutare a trovare la via del dialogo e le garanzie di una pace giusta”. E poi invoca concordia per il Paese. “Affidiamo l’Italia all’intercessione del nostro Patrono – dice -. Sostenga san Francesco, in un momento così decisivo, l’amore politico e di servizio alla casa comune, perché nella necessaria diversità tutti concorrano all’interesse nazionale, indispensabile per rafforzare le istituzioni senza le quali nessun piano può essere realizzato”.

Proprio Zuppi, insieme a una delegazione della Cei, prima della celebrazione del Transito a Santa Maria degli Angeli era stato accolto dal vescovo monsignor Domenico Sorrentino nel santuario della Spogliazione - Chiesa di Santa Maria Maggiore, facendo rivivere i momenti che San Francesco ha vissuto nell'antico episcopio, dalla spogliazione, la riconciliazione tra il podestà e il vescovo Guido per intercessione di Francesco e i giorni precedenti la morte che il Santo ha passato in vescovado. Infine nel pomeriggio del 4 ottobre, dal cupolino della Basilica superiore di San Francesco il vescovo Sorrentino ha impartito la benedizione all’Italia con la Chartula di San Francesco.

In allegato l’omelia del cardinale Matteo Maria Zuppi