SPIRITO DI ASSISI, LA MANCANZA DI ACQUA AL CENTRO DI TANTI CONFLITTI

ASSISI – “In questo mese di luglio invito tutti i credenti, di qualunque religione, a proseguire l’impegno della preghiera per la pace elevando suppliche e invocazioni a Dio affinché a tutte le persone e ad ogni creatura sia assicurato l’accesso all’acqua”. Lo scrive il vescovo monsignor Domenico Sorrentino in uno dei passaggi dell’invito alla preghiera lanciato in occasione dell’appuntamento di preghiera per la pace che si ripete il 27 di ogni mese in ricordo dello storico incontro interreligioso del 1986 voluto da San Giovanni Paolo II.

Nell’invito alla preghiera il vescovo spiega che “La violazione del diritto universale e inalienabile all’acqua è oggi causa di conflitti, è fonte di sofferenze, disastri sociali, ambientali, economici e umani. L’8 giugno scorso, in un messaggio a un evento in Costa Rica in occasione della Giornata mondiale degli oceani, Papa Francesco ha ribadito che «l’acqua è necessaria alla vita umana, senza di essa nessun progresso, nemmeno sociale, può sussistere». Pertanto difendere il diritto all’acqua, oggi più che mai, significa difendere il diritto alla vita. Per questo consideriamo la privazione dell’accesso all’acqua potabile di un numero altissimo di abitanti della terra come una vera e propria guerra che minaccia la vita umana e la dignità delle persone mettendone in crisi la pacifica convivenza. La sicurezza dell’acqua – aggiunge il vescovo – è peraltro compromessa da diversi fattori come l’inquinamento, i conflitti, il cambiamento climatico e lo sfruttamento abusivo delle risorse naturali. Al contrario proprio il rispetto di questo diritto costituisce una condizione per la pace. Sono le ragioni per le quali crediamo che non si possa pensare di considerare questa risorsa naturale come un bene privato che genera profitti secondo le leggi del mercato”.

Come di consueto non è previsto un momento comune, ma ognuno è invitato a pregare per questa intenzione nell’arco della giornata del 27 luglio.

In allegato l’invito alla preghiera del vescovo monsignor Domenico Sorrentino