UNA DELEGAZIONE DELLO SPIRITO DI ASSISI IN IRAQ ALL’INCONTRO DELLE DELEGAZIONI PER IL DIALOGO TRA LE VARIE RELIGIONI

IRAQ – Sulle tracce di Papa Francesco” è il titolo del viaggio in Iraq, organizzato da una delegazione della Commissione Spirito di Assisi, svoltosi dal 29 ottobre all’11 novembre e durante il quale sono state ripercorse alcune tappe dello storico viaggio di Papa Francesco nella Terra dei due Fiumi.

La delegazione - composta da don Maurizio Saba e padre Jalal Gabbo Yako, sacerdoti della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, da Cristina e padre Giorgio della comunità monastica di Marango, e da Luca Geronico, giornalista del quotidiano Avvenire - ha incontrato figure religiose del mondo cristiano e musulmano, visitato città e luoghi della cristianità. I partecipanti hanno assistito, in qualità di uditori, al terzo incontro per il dialogo tra le varie religioni, al quale hanno anche partecipato una delegazione del Vaticano e una delegazione irachena.

“La nostra missione - spiega don Saba - era quella di seguire le orme di Papa Francesco, a distanza di un anno dal suo viaggio in Iraq, per creare un ponte di collegamento tra Assisi e la città di Ur all’insegna dello Spirito di Assisi, lo storico incontro interreligioso di preghiera per la pace convocato nella città serafica nel 1986. Da Assisi – ha aggiunto don Maurizio - abbiamo portato una lampada ad olio, segno di pace e fratellanza, che abbiamo consegnato ai monaci del monastero del Cristo Risorto a Qaraqosh, per lasciare in Iraq un segno dello Spirito di Assisi che possa incidere la prima tappa di un dialogo aperto che dovrà continuare all’insegna della fraternità. Si tratta di un primo passo, in futuro vorremmo infatti organizzare un nuovo viaggio con alcuni pellegrini per portarli negli stessi luoghi toccati nel corso del nostro viaggio”.

Tra i luoghi visitati nei primi giorni di permanenza ci sono stati anche il museo islamico e la “Casa Betania”, opera iniziata da due ragazze consacrate a Baghdad venticinque anni fa che accoglie gratuitamente malati soli e abbandonati di tutte le fedi che attualmente conta più di sessanta ospiti, la chiesa di Nostra Signora del Soccorso a Baghdad dove il gruppo ha partecipato alla celebrazione eucaristica, di rito siro cattolico.