UNITI PER VALORIZZARE PIANDARCA

CANNARA – “Oggi sottoscriviamo un documento che sancisce un riconoscimento che nelle fonti è incontrovertibile e che per noi è un punto di partenza per riportare Cannara tra i luoghi più importanti della vita di San Francesco”. Sono state queste le parole del sindaco di Cannara Fabrizio Gareggia che mercoledì 14 gennaio ha sottoscritto, insieme al primo cittadino di Assisi Claudio Ricci e al vescovo monsignor Domenico Sorrentino, un protocollo per la valorizzazione di Piandarca. “Il protocollo di oggi è il frutto del lavoro congiunto delle istituzioni civili e religiose – ha continuato che hanno voluto sancire il loro impegno per la valorizzazione del luogo francescano della predica agli uccelli e segnare la volontà di collaborare al di là di ogni particolarismo per un cammino comune a servizio dei cittadini e dell’intera umanità”.
 
“Con gioia e a nome di tutta la diocesi voglio dare la mia adesione piena a questa iniziativa – ha invece sottolineato Sorrentino – “. Un riferimento poi alla tragedia di Parigi, immersa nella altre grandi tragedie del nostro tempo. “In questi giorni due penne del giornalismo italiano hanno ripescato una tesi che anni fa è stata proposta nel quadro della riflessione teologica e che dice che il nostro problema sono le religioni e in particolare le religioni monoteiste perché più ci si convince che si ha ragione quando si pensa a Dio e più c’è qualche tendenza ad esprime questa cosa in termini violenti. Queste considerazioni sono apparse su grandi testate giornalistiche italiane. Cose che da credente mi amareggiano perché sono un grande equivoco sul quale si gioca per mancanza di approfondimento su ciò che è la fede e la religiosità autenticamente concepite e su che cosa è davvero il cristianesimo. Dunque un primo punto che l’iniziativa di oggi dovrebbe veicolare è il fatto che Francesco, con autenticità, ci spiega cos’è la religione e il cristianesimo. Anche nell’epoca delle crociate Francesco ha saputo avere il piglio della profezia che richiama all’essenziale e ti obbliga a guardare in avanti: in effetti è andato più avanti degli altri. Oggi attraverso Francesco riusciamo a cogliere l’identità cristiana. Questa iniziativa di entusiasmante ha che di fronte ad una possibilità di valorizzazione di un luogo, per il suo significato e per la custodia dell’ambiente, noi partiamo dalla parola “predica”, termine che ha in sé un qualcosa che rimanda al Divino. Inoltre il luogo di questo incontro è un luogo della fraternità. Oggi abbiamo estremo bisogno di recuperare una visione dell’umanità in termini di fraternità, di vedere Dio come Padre per sentirci fratelli. La nostra chiesa che è in cammino sinodale – ha continuato – sta facendo un progetto di riplasmazione della comunità cristiana in tante piccole fraternità e più la società si adegua a questo progetto e più riesce a stare meglio, sentendo il legame col soprannaturale e ricevendo effetti positivi sul sociale. Da qui: predica, fraternità e poi gli uccelli che Francesco ha trovato nel suo incontro con madre terra. Nel cantico delle creature gli uccelli non sono menzionati esplicitamente, ma sono impliciti nelle definizione “tutte le Tue creature”. Allora è bello che nell’immagine giottesca, nelle fonti e in questa realtà cannarese siano esplicitati. È un discorso sulla bellezza del Creato che va fatto, un discorso di autenticità e di lode a Dio. Francesco ci fa fruire del Creato di cui poi ci rende responsabili custodi. I ragazzi delle scuole nelle loro visite ai luoghi francescani – ha concluso – devono passare anche per Cannara, luogo della predica agli uccelli, perché da veicolare c’è un profondo messaggio d’amore per tutti”. Alla cerimonia erano presenti anche il professor Antonio Turrioni, studioso di storia cannarese che ha parlato dell’Ordine francescano secolare e Alberto Ridolfi, ministro regionale Ofs.