SIGILLO – La vita consacrata nel tempo presente è chiamata a vivere con particolare intensità la statio dell’intercessione che si fa voce delle povertà umane, adventus ed eventus : preparazione alla risposta della Grazia, alla fecondità della terra arida, alla mistica dell’incontro nel segno delle piccole cose.
La capacità di sedere in coro rende i consacrati e le consacrate non profeti solitari, ma uomini e donne di comunione, di ascolto comune della Parola…capaci di elaborare insieme significati e segni nuovi, pensati e costruiti anche nel tempo dellla persecuzione e del martirio.
Si tratta di un cammino verso la comunione di differenze: segno dello Spirito che soffia nei cuori la passione perchè tutti siano una sola cosa (Gv.17,21). (‘SCRUTATE’, Lettera ai consacrati). Quest’anno per tutti noi assume un significato particolare.
Papa Francesco ha voluto istituire ‘l’Anno della Vita Consacrata’ che ci porta a lodare il Signore e ringraziarLo per questo Suo dono alla Chiesa. E’ dono del Suo Spirito che , attraverso i secoli, continua a ad attirare a Sè uomini e donne che, percependo il fascino del Suo Amore coinvolgente e gratuito, fa sì che possano seguirLo in un cammino di speciale consacrazione, a servizio dei fratelli e sorelle.
Nel contesto di questo anno , sabato 7 febbraio, si è celebrata nella Chiesa delle monache Agostiniane di Sigillo una veglia di preghiera, esperienza bella di fraternità e comunione nella molteplice varietà dei doni e dei carismi.
Alla veglia, preceduta dal canto del vespro, erano presenti consacrati e consacrate del vicariato di Gualdo Tadino: monache benedettine, frati cappuccini e suore missionarie C. del Brasile, suore della Comunità Adveniat. e occasionalmente essendo qui ospiti, si sono uniti anche padre Raffaele ofm. e la sorella consacrata suor M.Faustina, proveniente dalla Ucraina.
Ha partecipato la comunità parrocchiale con i giovani, il gruppo di RNS, i nostri presbiteri don Saji e il parroco don Ferdinando Dell’Aquila che ha presieduto il vespro, donandoci una bella e intensa riflessione in cui ha fatto risaltare il valore della vita consacrata.
Alla Santa Vergine Maria abbiamo affidato tutti i nostri cammini e i passi dell’intera umanità, invocando la sua materna intercessione , insieme coralmente, con il canto del Salve Regina.