A SAN RUFINO ORDINAZIONE SACERDOTALE, PROFESSIONE TEMPORANEA E CRESIME

ASSISI - Lo Spirito Santo soffia ancora compagno di viaggio dell'umanità nonostante pandemie quarantene e Covid che non possono fermare l'opera la diffusione e il dinamismo della Chiesa. É quanto abbiamo sperimentato in questi ultimi giorni nella cattedrale di San Rufino logos di eventi dove il “Soffio dello Spirito Santo” resta il Cerimoniere per eccellenza dell'Altissimo. Mi viene da parafrasare il versetto del Vangelo che recita, in riferimento alla dimensione soprannaturale della Chiesa, che “le porte degli Inferi non prevarranno contro di essa”, tanto più qualsiasi calamità. Non si tratta di buonismo o fideismo alla cieca, piuttosto della speranza escatologica nutrita dall'apostolo Giovanni nell'apocalisse che nelle tribolazioni presenti già vedeva e sperimentava la consolazione della Gerusalemme Celeste. Questi i sentimenti, le emozioni, le gioie sfumate intense che nessuna “movida” può dare e nemmeno lontanamente surrogare e che la comunità parrocchiale e “dintorni”, per il suo stile accogliente sempre più estesi, ha vissuto con una significativa presenza anche di giovani. Sabato 17 ottobre pomeriggio con la professione temporanea di quattro novizie della Congregazione delle Suore Alcantarine all'interno della santa messa presieduta da Fra Carlos Acácio Gonçalves Ferreira, rettore del Santuario della spogliazione. Domenica 17 ottobre nella santa messa della mattina presieduta dal vescovo diocesano monsignor Domenico Sorrentino e concelebrata da don Cesare Provenzi e don Alessandro Picchiarelli, rispettivamente parroco e vice parroco della cattedrale di San Rufino, durante la quale il presule ha conferito il sacramento della Cresima a trenta giovani del centro pastorale “Regina Pacis” di San Rufino e “dintorni” di cui responsabile è don Alessandro. Monsignor Sorrentino ha detto ai cresimandi: “Il regalo della Cresima che ricevete oggi ci viene spiegato dalla Parola di Dio della liturgia odierna. In realtà la domanda che viene rivolta a Gesù dai Farisei se bisognasse pagare o no il tributo a Cesare è un tranello, ma la risposta di Gesù di dare a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio, non riguarda solo la politica e l'economia, vuole puntualizzare che tutto anche le banche e quanto pensiamo essere opera e proprietà dell'uomo, invece è sempre tutto e solo di Dio. Pertanto la fede non può essere ristretta alle quattro mura dell'edificio chiesa, ma si esprime in una vita tutta vissuta in coerenza con la fede professata. Un esempio di questa possibile coerenza è la vita del beato Carlo Acutis che si è fatto santo vivendo sanamente e santamente anche il divertimento e tutto quanto inerisce alla sua età. Oggi riceverete lo Spirito Santo, ha continuato il presule, che completa la vostra personalità spirituale, segreto di una santità possibile, santità della vita, della scuola, della strada, della famiglia, considerandolo vostro amico e compagno di viaggio sempre con l'aiuto degli adulti. Di qui l'appello del vescovo ai genitori, oggi più che mai responsabili della santità propria e dei figli, primi catechisti, esigenza riscoperta anche nell'emergenza della pandemia, solo così lo Spirito Santo sarà compagno di viaggio vostro e dei vostri figli”. Custodiamo allora i semi di bene che lo Spirito Santo getta nel cuore dei giovani. In qualità d’insegnante di religione nelle scuole di Assisi al primo anno delle scuole superiori di secondo grado, parlando ai miei alunni di sentimento religioso e esperienza di religiosità, alla domanda: Quando avete fatto per la prima volta esperienza profonda concreta dell'esistenza di Dio, di sentirlo presente vicino a voi? Il 90% scrivono nella Cresima: durante il ritiro, la preparazione, l'uscita con il parroco, la confessione, quella frase, quella parola, la cerimonia, etc. Quanta responsabilità abbiamo … prendiamocela tutta e lo Spirito non mancherà di aiutarci e ora con un intercessore tanto vicino a noi e ai giovani: Carlo Acutis.  A conferma di ciò il frutto dello Spirito compiuto in Mattia Bremer che durante la celebrazione della messa della stessa domenica 18 ottobre pomeriggio è stato ordinato sacerdote da Monsignor Sorrentino che ha presieduto la santa messa concelebrata dal vicario generale don Jean Claude Kossi Anani Djidonou Hazoumé e dai confratelli nel sacerdozio di don Mattia. Un percorso vocazionale segnato da tante esperienze e sostenuto da tanti adulti e sacerdoti sì da essere definito alla sua presentazione al vescovo: “Cittadino del mondo”. Significativa la sua attività nell’Operazione Mato Grosso, in Perù e in diverse realtà parrocchiali con i giovani. A don Mattia il presule ha rivolto un accorato messaggio, ricordando che la sua missione sacerdotale sarà quella di essere inviato come profeta, le sue sono le mani della profezia di chi annunzia la verità di Dio per le strade del mondo: “è ciò che la gente si aspetta e vuole da te, sei l'uomo tutto di Dio contemplando con lo sguardo e le braccia alzate, ma anche abbassate nell'ascolto dell'Incarnazione per accarezzare, consolare, benedire e guarire i poveri. Questo è il prete, uomo di Dio e di Chiesa! Coraggio! Sii fiducioso, perché Chi ti ha chiamato è più grande di te e ti accompagnerà”.

Suor Maria Rosaria Sorce