AD ASSISI L’INCONTRO SU CARLO ACUTIS E LA DIGITAL ECONOMY

ASSISI – “Dobbiamo essere ottimisti e cercare di sfruttare la rete in modo positivo perché può darci tantissimo”. Lo ha detto Luca Tomassini, fondatore di Vetrya e presidente di VatiVision al convegno “Carlo Acutis e la digital economy” che si è tenuto venerdì 16 ottobre nella Sala della Pace del Sacro Convento di Assisi.

All’incontro moderato dalla giornalista del TG1 Barbara Carfagna, sono intervenuti anche padre Paolo Benanti, docente presso la Pontificia Università Gregoriana e l’ex ministro Giovanna Melandri, presidente Human Foundation e SIA (Social Impact Agenda per l’Italia) e presidente della Fondazione MAXXI.

Tomassini all’inizio del suo intervento ha sottolineato che oggi il digitale è entrato in qualsiasi segmento della nostra società: nella scuola, nella medicina, nell’informazione, nei rapporti sociali. “Il digitale – ha detto – ci ha trasformato la vita e ha trasformato anche la società. Negli ultimi cinquanta anni oltre a cambiare il mondo, la società e soprattutto l’economia, ha rivoluzionato e accelerato una marea di innovazioni. Internet è una grande rivoluzione che si fonda sui dati. Chi gestisce il mondo della rete ha necessità di capire chi siamo, che cosa facciamo nella nostra vita, come ci comportiamo, chi frequentiamo, come votiamo, se siamo maschi o femmine, che religione professiamo. Il fondamento di tutto questo sono i dati. Questo è successo anche in passato perché con i dati e l’informazione si governano i popoli e le nazioni. Adesso sta succedendo questo. Io sono molto ottimista nei confronti della rete. Dico sempre che i pessimisti hanno quasi sempre ragione, ma gli ottimisti cambiano le cose”.

Il fondatore di Vetrya si è poi soffermato sull’infrastruttura digitale e sul modello creato per la cosiddetta trasformazione delle imprese. “Oggi – ha detto - le imprese si trovano di fronte ad un bivio ossia quello di digitalizzare i processi industriali oppure rimanere su processi analogici”. Parlando del progetto Vativision, la piattaforma mondiale lanciata qualche mese fa, ha detto che essa “ha l’obiettivo di servire 1 miliardo e 300 mila fedeli che stanno in tutto il mondo distribuendo contenuti di cultura, arte e fede”.

L’ex ministro Melandri facendo riferimento al movimento internazionale Impact ha parlato della possibilità di integrare nella valutazione finanziaria dell’azienda la protezione sociale ambientale.

“Quello che non sta funzionando – ha detto – è l’idea che ci possa essere un giudizio economico finanziario sull’azienda e parallelamente un giudizio sulla sua performance ambientale e sociale”.

“Penso che gli spazi del progetto del mondo nuovo, del progetto digitale, sociale, economico oggi sono più fluidi di un tempo”.

Economia e impatto sociale e digital detox sono gli ulteriori temi trattati da Giovanna Melandri.

“Oggi tutti i dati sono connessi – ha ricordato padre Paolo Benanti -. Noi come Chiesa abbiamo accompagnato tanti processi nella storia. Forse è il momento di pensare a processi analoghi. Dobbiamo accompagnare un trasferimento di competenza nel digitale”.

Al termine dell’incontro il vescovo monsignor Domenico Sorrentino ha sottolineato che “stiamo partecipando come possiamo in questa nuova storia che ci sta travolgendo facendo del nostro meglio per arrivare anche altrove. Abbiamo la responsabilità – ha aggiunto – di fare da ponte cercando di aprirci a questo nuovo mondo”.