CARLO ACUTIS, ASSISANO D’ADOZIONE È VENERABILE

La chiesa locale esulta per il riconoscimento papale delle sue “virtù eroiche”

ASSISI – Carlo Acutis è venerabile! Oggi papa Francesco ha autorizzato la pubblicazione del decreto che, sulla base del cammino ormai in fase avanzata verso la beatificazione, ne riconosce le “virtù eroiche”. Assisi, con tutta la nostra Chiesa particolare, esulta, in comunione con la Chiesa di Milano, che ha iniziato la causa.

Chi è Carlo? Un giovane di vita santa, morto all’età di 15 anni, che si appresta a salire agli onori degli altari, per la gioia della chiesa ambrosiana, che lo ha visto crescere in età e grazia, e della chiesa assisana, che è diventata la sua comunità di adozione, e custodisce i suoi resti mortali.

Il cimitero di Assisi, dove egli è sepolto, in questi anni, è diventato, intorno alla tomba di Carlo, un piccolo luogo di pellegrinaggio da tante parti d’Italia e anche dall’estero. In particolare Assisi ha onorato la sua memoria, con un oratorio a lui dedicato, presso l’antica cattedrale e parrocchia di Santa Maria Maggiore, ora eretta in Santuario della Spogliazione.

In questi anni tanti, anche assisani, mi chiedevano: ma perché non trasferirne il corpo dal cimitero a una chiesa? Ho ritenuto mio dovere di prudenza aspettare i tempi della Chiesa. Ora essi sono arrivati, dato che anche la  traslazione del corpo rientra nell’ordinaria prassi ecclesiale, per quei servi di Dio diventati – come da oggi lo è Carlo –  “venerabili”, in attesa che un miracolo compiuto per loro intercessione li porti prima al culto liturgico locale col titolo di “beati”, e poi al culto liturgico universale col titolo di “santi”.

È provvidenziale che la “venerabilità” di Carlo sia stata decretata da papa Francesco nell’imminenza del Sinodo per i giovani.

Carlo è una figura di ragazzo moderno, amante delle bellezze della natura e della tecnologia più avanzata, dagli occhi luminosi, dal cuore premuroso verso i poveri, dalla fede  centrata sull’amore per Gesù nel suo mistero eucaristico, da lui chiamato “autostrada verso il cielo”, dalla tenera devozione  per la Vergine Santa e il suo rosario. Assisi lo ha visto tante volte passare per le sue strade. Ho incontrato tante persone che lo hanno conosciuto.

L’ammirazione per lui e la devozione sono cresciute in questi anni in tante parti del mondo. Proprio a maggio scorso, nella Settimana della Spogliazione, se ne fece un ricordo caldo a cura del rettore del Santuario, p. Carlos Acacio, sullo sfondo di una relazione sulla santità tenuta da mons. Nunzio Galantino, Segretario generale della CEI.

La santità – viene a dirci Carlo – non è una realtà lontana. È  possibile a tutte le età. È nient’altro che il quotidiano trasfigurato dalla bontà e dalla preghiera. È  la luce di Dio che si riflette nei nostri occhi. È un cammino di gioia profonda e vera, che sa anche fare i conti con la sofferenza e con la morte, senza che si spengano la pace e la letizia del cuore.

Lo sta dicendo al mondo, da ottocento anni, Francesco d’Assisi, con la sua scelta radicale di spogliarsi della mondanità per vivere di vangelo. Viene a dircelo ora, nella stessa Assisi, questo giovane figlio del nostro tempo. La santità genera santità. È bello che Carlo Acutis, nato lontano da noi, sia stato attirato dalla grazia sulle orme del Santo di Assisi, per intensificare e, se possibile, rendere ancor più attuale il messaggio di santità che si irradia dalla Città Serafica.

Assisi gioisce! Il riconoscimento papale per Carlo è una nuova benedizione per la nostra Chiesa particolare e per la Città del Poverello.

Sia di stimolo a un rinnovamento generale della nostra vita. Aiuti tanti giovani a non lasciarsi irretire da ideali lusinghieri ed effimeri, per trovare ciò che conta davvero e dà gioia al cuore.

+ Domenico Sorrentino, vescovo

 Assisi, 5 luglio 2018