DON MATTEO RENGA ORDINATO SACERDOTE – GUARDA IL VIDEO E LE FOTO

ASSISI – “Sei un giovane così generoso, attivo, gioioso e questa scelta l’hai fatta con piena convinzione. Gesù ti ha chiamato e tu gli hai detto sì. Non avere paura della tempesta perché dove c’è Gesù c’è sempre la gioia e la pace”. Lo ha detto il vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, rivolgendosi a don Matteo Renga in occasione della sua ordinazione presbiterale che si è tenuta domenica 20 giugno nella cattedrale di San Rufino.

“Oggi – ha aggiunto il vescovo – la barca della Chiesa vive nella tempesta. Non è una cristianità serena e composta quella che stiamo vivendo. È una situazione che ci mette duramente alla prova, che richiede un grande slancio, un grande rinnovamento e chiede ai ministri di Gesù che si dimentichino di sé stessi per essere totalmente di Gesù e essere totalmente Gesù per il popolo cristiano e per tutti. Don Matteo la tempesta sedata resti nel tuo cuore, resti un sentimento di pace profonda perché se c’è Gesù le onde non avranno mai la vittoria sulla tua vita. Possono essere burrascose e dare l’apparenza di gettare a fondo la tua barca, ma se c’è Gesù la tua barca non andrà a fondo. Però tu tieniti stretto a Gesù. Nel momento in cui tutto sembra oscurarsi e Gesù sembra dormire, sveglialo, corri al tabernacolo in tutte le ore del giorno e della notte, mettiti davanti a Gesù. Quando non senti più nulla, quando tutto sembra andare con il vento contrario mettiti lì davanti a Lui in ascolto, in attesa. Lui finge di dormire, in realtà è con noi, costruisce il tuo cuore e costruisce il bello e il bene della Chiesa e del mondo. Verrà il momento in cui la tempesta si placa e tu dirai ‘Mio Signore e mio Dio’”.

Dopo l’omelia sono seguite le interrogazioni e la promessa di obbedienza. Infine i riti esplicativi con la vestizione degli abiti sacerdotali, l’unzione crismale, la consegna del Pane e del Vino e l’abbraccio di pace tra il vescovo e il neo sacerdote.

Sono stati tanti, pertanto, i momenti di intensa preghiera e spiritualità vissuti dalla comunità diocesana che ha accompagnato con la preghiera il nuovo presbitero.