Cordiale incontro con monsignor Sorrentino in ricordo del grande animo del campione fiorentino che salvò gli ebrei nella seconda guerra mondiale

LE NIPOTI DI BARTALI IN VISITA AL VESCOVADO

Gioia e Stella Bartali hanno espresso il desiderio di portare in Assisi la cappellina dove il nonno pregava

ASSISI – Le nipoti di Gino Bartali, figlie di Andrea scomparso nel giugno scorso, hanno fatto visita al vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino. “Si è trattato di un incontro molto cordiale nel ricordo del nonno – ha sottolineato il prelato –  e del bene che seppe fare in favore di tante persone perseguitate“. In particolare Gioia e Stella hanno messo in evidenza la sua profonda fede e riservatezza, meno note ma non meno importanti rispetto alla fama sportiva, che lo hanno portato a salvare centinaia di ebrei negli anni ’43-’44. Il ciclista fiorentino entrò così in contatto con l’organizzazione clandestina di Assisi che faceva campo al vescovo Nicolini, che Bartali conosceva già prima della seconda guerra mondiale. A questo proposito le figlie di Andrea Bartali hanno fatto presente al vescovo Sorrentino il desiderio di portare in Assisi la cappellina di famiglia dove il nonno si ritirava in preghiera. Un desiderio avvalorato proprio dalla storia che lega il ciclista toscano alla città di Assisi dove peraltro è già attivo il Museo della Memoria 1943-1944.