NELLA CATTEDRALE DI SAN RUFINO CELEBRATA LA SANTA MESSA DEL MERCOLEDÌ DELLE CENERI

ASSISI - Nel suo messaggio in occasione della Quaresima Papa Francesco ci ha invitati a entrare nel cammino penitenziale della conversione intensificando la fede, la speranza e la carità. La fede come capacità di orientarsi verso la Verità per esserne testimoni, la speranza che nasce dalla certezza che non sono le ferite, i peccati e i limiti ad avere l'ultima parola su noi e sulla storia, ma la misericordia di Dio che una volta ricevuta siamo pronti a donare agli altri perdonando, speranza che diventa allora attenzione all'altro; infine la carità che in questa attenzione all'altro si fa dono, sorriso, ascolto che lenisce le ferite altrui anche quelle di ogni genere lasciate dal Covid.  Un cammino che il vescovo della diocesi di Assisi monsignor Sorrentino ha ripreso, commentato e concretizzato nella sua lettera pastorale a questa chiesa. In particolare ricordando il digiuno il venerdì astenendosi dalla carne e oggi mercoledì delle Ceneri, varie iniziative di preghiere e celebrazioni liturgiche anche della Caritas e quelle tradizionali come le Via Crucis che verranno valutate ove e come possibile di volta in volta secondo le circostanze. All'unisono con la Chiesa il presule invita il popolo a supplicare il Signore per la liberazione e la fine della Pandemia. Con queste disposizioni e propositi a San Rufino si è vissuto la celebrazione del Mercoledì delle Ceneri con la santa Messa solenne presieduta nel pomeriggio dal vescovo e concelebrata dal parroco don Cesare Provenzi, dal rettore del Seminario regionale don Andrea Andreozzi con i seminaristi per il servizio liturgico e altri presbiteri in rappresentanza della comunità religiose. All'omelia monsignor Domenico ricorda al popolo di "battersi e lacerarsi il petto riconoscendo il proprio peccato, sicuri che Lui è con noi nella Pandemia e la combatte con noi, nonostante sia difficile passare per questa prova, Lui in tanta sofferenza resta sempre Padre misericordioso. Ci richiama a gesti quaresimali l'elemosina, la misericordia, l'amore, la preghiera, il digiuno che devono partire dal cuore, dall'anima, dalla nostra profondità. Suggestivo e come sempre raccolto e commovente il rito della benedizione e della imposizione delle ceneri secondo le indicazioni della circostanza, lasciandole cadere sul capo senza toccare. "Questo gesto ci conceda la grazia d'imparare a vivere con Gesù nella Pandemia, mentre ne invochiamo la fine". Il saluto conclusivo del vescovo.

Il vescovo infine ha ringraziato i seminaristi e il nuovo Rettore del Seminario don Andrea e don Alessandro Picchiarelli per il nuovo incarico di responsabile della Pastorale vocazionale.

Suor Maria Rosaria Sorce