Tante iniziative nella nuova location: guide e albergatori incantati dalla serata coi “Trobadores”, le letture delle testimonianze e l’intervento di Gioia Bartali

OLTRE 750 VISITATORI AL MUSEO DELLA MEMORIA

Il calciatore Andrea Ranocchia guidato dal vescovo Sorrentino alla scoperta del Santuario della Spogliazione

ASSISI – Tanti visitatori e intensi momenti al “Museo della Memoria, Assisi 1943-1944” che dalla sua apertura del 16 maggio scorso nella nuova location del Vescovado-Santuario della Spogliazione, ha visto passare oltre 750 visitatori. Tra essi il calciatore assisano dell’Inter, Andrea Ranocchia, accolto nel Santuario della Spogliazione dal vescovo della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino. Il calciatore è rimasto piacevolmente colpito dalla scoperta del Museo colmo di storie, valori e ideali che testimoniano l’opera di salvezza posta in essere dalla rete clandestina che faceva capo al vescovo monsignor Placido Nicolini e al suo più stretto collaboratore don Aldo Brunacci durante il periodo buio della seconda guerra mondiale.  Ranocchia ha visitato anche il Santuario della Spogliazione e il luogo dove Francesco ridiede tutto al padre per essere accolto dal vescovo Guido.

Altro momento molto intenso è stato vissuto alla presenza degli albergatori e operatori economici di Assisi. La serata di giovedì 28 giugno ha visto, nel giardino interno del Vescovado, l’esibizione del gruppo “I Trobadores”, ensemble di musica antica e la lettura da parte di  Andrea Lombardi delle testimonianze dei numerosi ebrei salvati e dei religiosi e laici che li aiutarono e delle lettere inedite di Gino Bartali alla moglie Adriana. Il tutto nel bellissimo giardino che si affaccia verso la vallata e guarda la Basilica di Santa Chiara Presente all’incontro, Gioia Bartali, nipote del grande campione che, insieme alla sorella Stella, ha donato al Museo della Memoria la cappellina di Gino Bartali dedicata a Santa Teresina del Bambin Gesù.