PAPA FRANCESCO, UN LECCIO DI ASSISI NEI GIARDINI VATICANI

ROMA - Un leccio di Assisi nei Giardini Vaticani, a conclusione del “Tempo del creato”, ovvero il “periodo di più intensa orazione e azione a beneficio della casa comune”, chiesto da Papa Francesco, e per mettere il Sinodo Speciale sulla Regione Panamazzonica sotto la protezione di San Francesco. È questo il gesto concreto che Papa Francesco ha fatto nel giorno del “poverello di Assisi”, alla presenza dei leader indigeni che parteciperanno al Sinodo.

Due bambini di Assisi, Francesco ed Emanuele hanno offerto a nome del vescovo, monsignor Domenico Sorrentino, la terra proveniente dal Santuario della Spogliazione, "cuore del vescovado e della comunità ecclesiale della città serafica, del suo vescovo, dei presbiteri, dei consacrati, della famiglie, soprattutto dei giovani e dei bambini. Terra calpestata dal giovane Francesco nella sua conversione, terra che ha ascoltato nei secoli le preghiere dei pellegrini, terra irrigata dalle lacrime del dolore, terra accarezzata dalla consolazione della fede, dall'intima ricerca della vocazione e della conversione del cuore. Terra che sta ad annunciare, alle generazioni future, la bellezza di vivere, sulle orme del Poverello, secondo il santo Vangelo senza possedere nulla di proprio, aprendo il cuore ai fratelli, specie ai più poveri".

Antonio Caschetto di Assisi, coordinatore del Movimento cattolico mondiale per il clima ad Assisi, ha spiegato il significato della piantumazione del leccio venuto da Assisi nel giorno della festa di San Francesco.

L'iniziativa è stata promossa dall'Ordine dei Frati minori, della Rete Ecclesiale Panamazzonica e del Global Catholic Climate Movement.