SAN RUFINO, I CAMPANARI RACCONTANO

ASSISI - Una domenica emozionante quella del 10 novembre al Museo Diocesano di Assisi che ha ospitato all’interno del Chiostro un evento in omaggio ai campanari che nei secoli hanno suonato a mano i grandi bronzi, per scandire lo scorrere del tempo e chiamare a raccolta i fedeli. L’idea è nata dalla curiosità di molti visitatori che dopo avere ammirato il suggestivo panorama dalla cella campanaria si sono incuriositi rispetto ai nomi e alle date che compaiono scritti nella volta. Si tratta dei nomi con relativa dei campanari della Cattedrale di San Rufino.

E' stata lanciata subito una campagna attraverso i social con la richiesta, che ha coinvolto soprattutto gli assisani, di condividere i propri ricordi a riguardo. All'appello del museo, con entusiasmo, hanno risposto soprattutto gli ultimi campanari - tra i quali anche l’unica donna del gruppo - che sono stati in attività fino a quando nel 1986 venne installato in Cattedrale il meccanismo automatizzato. Le fotografie, i filmati e le memorie raccolte durante alcuni incontri con i protagonisti, sono state proiettate ed esposte. L'evento ha avuto un inizio commovente con il filmato dell’intervista ad un anziano campanaro, Antonio Rossetti, che insieme a Stefano Martellini, ha insegnato alle nuove generazioni il “mestiere” e Antonio Modestini, che ha documentato con grande passione questo spaccato di vita  Questi ultimi, hanno poi regalato ai molti intervenuti momenti di ilarità ed emozione con i propri racconti e ricordi. Tanti sorrisi, tanti occhi lucidi in una serata che rimarrà nel cuore di molti.