Campioni benemeriti del ciclismo italiano al Museo della Memoria di Assisi

BARTALI CAMPIONE DEL PASSATO, ESEMPIO NEL PRESENTE

ASSISI - "Siamo cresciuti sull'esempio di Bartali e ancora oggi la sua storia di uomo e campione è viva nel nostro cuore". Lo hanno detto i campioni benemeriti del ciclismo italiano Gianni Bugno, Claudio Chiappucci, Roberta Amadeo che hanno partecipato alla "Scalata al tricolore" che, sabato mattina 23 settembre, ha fatto tappa al Museo della Memoria di Assisi, dove ad accogliere loro e i circa quaranta altri partecipanti tra cui Luca Panichi, c'erano il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, la responsabile del Museo, Marina Rosati, il sindaco di Assisi, Stefania Proietti e la nipote del campione toscano, Gioia Bartali. È stata proprio Gioia a ricordare la figura del nonno, le sue frasi più belle, il suo "amore per lo sport come strumento di sacrificio e di preghiera" e il decimo anniversario della proclamazione di Giusto tra le Nazioni per aver salvato tanti ebrei, che cadeva proprio sabato. Dopo saluti, interventi e consegna dei doni da parte di Gianluca Insinga, presidente Ancri (Associazione nazionale Insigniti Ordine al Merito Repubblica Italiana) sezione di Foligno-Valle Umbra che, insieme alla Francescana e al Comune di Foligno hanno organizzato l’evento, i presenti sono stati guidati da Rosati alla scoperta del Museo e alla visita alla cappellina di Bartali che è parte integrante del percorso espositivo come la bicicletta con la quale è arrivato secondo al Tour de France.