ASSISI – Con due distinti decreti del 19 dicembre (in allegato sotto) il vescovo monsignor Domenico Sorrentino ha stabilito che per tutta la durata dell’Anno Santo, a partire dal 29 dicembre 2024 (apertura dell’Anno Giubilare a livello diocesano) (leggi l’articolo) sono da considerarsi Chiese Giubilari, per i sacri pellegrinaggi:
- nella diocesi di Assisi – Nocera Umbra Gualdo Tadino: la cattedrale di San Rufino in Assisi, la concattedrale di Santa Maria Assunta in Nocera Umbra, la concattedrale di San Benedetto in Gualdo Tadino, le Basiliche Papali di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli in Assisi, il Santuario della Spogliazione in Assisi;
- nella diocesi di Foligno: la Chiesa Cattedrale di San Feliciano in Foligno, la Chiesa di Sant’Agostino – Santuario della Madonna del Pianto in Foligno, la Chiesa di San Francesco – Santuario Sant’Angela da Foligno in Foligno, il Santuario della Madonna delle Grazie di Rasiglia in Foligno.
Nel decreto di individuazione delle chiese giubilari, monsignor Sorrentino spiega che si tratta “di luoghi di pia visita, in cui acquistare l’Indulgenza giubilare, quelli designati dall’Ordinario, tenendo conto del fatto che ‘le stesse Indulgenze sono concesse alle medesime condizioni, a quanti non potranno partecipare alle solenni celebrazioni, ai pellegrinaggi e alle visite per gravi motivi (monache di clausura, anziani, infermi, reclusi, come pure coloro che in ospedale o altri luoghi di cura prestano servizio continuativo ai malati’). L’Indulgenza giubilare si potrà acquistare con le opere di misericordia e penitenza indicate dalle norme: la partecipazione alle missioni popolari, a esercizi spirituali o ad incontri di formazione sui testi del Concilio Vaticano II e del Catechismo della Chiesa Cattolica, preparati a livello parrocchiale o diocesano; le opere di misericordia corporali e spirituali; la visita per un congruo tempo ai fratelli che si trovino in necessità o difficoltà (infermi, carcerati, anziani in solitudine, diversamente abili…); le opere di penitenza; le opere di carattere religioso o sociale. Per facilitare l’accesso al sacramento della Penitenza – conclude il vescovo – , invito tutti i parroci e amministratori parrocchiali ad indicare con anticipo, nelle chiese parrocchiali e nei Santuari, tempi e modalità di accesso alla confessione sacramentale”.
In allegato il Decreto