Celebrazione ufficiale della Prefettura di Perugia. La presidente Tesei: “Bene i Musei vivi con laboratori e attività per gli studenti”

GIORNO DELLA MEMORIA, PUBBLICATO UN LIBRO DI UN’EBREA SALVATA IN ASSISI

Romanzo inedito, scritto a dieci anni da Mirjam Viterbi Ben Horin che sarà presentato il 10 febbraio

ASSISI – È stato mostrato dal vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, nel corso della cerimonia della Prefettura di Perugia in occasione del Giorno della Memoria, che si è tenuta lunedì 27 gennaio al “Museo della Memoria, Assisi 1943-1944”, nel Vescovado-Santuario della Spogliazione il romanzo intitolato “Gli abitanti del Castelletto”. Il libro inedito, scritto da una bambina ebrea che allora aveva solo dieci anni, ed ora vive a Gerusalemme, Mirjam Viterbi Ben Horin, rifugiata ad Assisi con la sua famiglia, è uscito proprio in questi giorni e sarà presentato lunedì 10 febbraio alla presenza della presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello e del giornalista del Tg1, Ignazio Ingrao. “È una storia felice, a prima vista - ha detto il vescovo - , ma che nasconde l’altra faccia della tragedia dell’olocausto. A leggere tra le righe, Mirjam racconta la Shoah. La racconta, paradossalmente, evitando di raccontarla. Questa ragazza è ancora capace di sognare”.

Alla cerimonia hanno partecipato il prefetto Claudio Sgaraglia, la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, il sindaco di Assisi, Stefania Proietti e le massime autorità civili e militari.

La presidente Tesei nel sottolineare l’importanza del Museo della Memoria e dei laboratori che vengono realizzati, ha precisato che in essi bisogna andare per “vedere il passato, analizzare il presente e avere in mente il futuro. La conoscenza che viene trasmessa è importantissima, soprattutto per gli studenti. Giornate come questa ci devono aiutare a una prospettiva basata sul rispetto e sull’insindacabilità di alcuni valori”.

Sono state consegnate le medaglie d’onore a cinque umbri quale riconoscimento per i "cittadini italiani, militari e civili deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra, ai quali, se militari, è stato negato lo status di prigioniero di guerra, e ai familiari dei deceduti, che abbiano titolo per presentare l'istanza di riconoscimento dello stato di lavoratore coatto". A ricevere le medaglie sono stati Amedeo Faloci, nato a Montone nel 1927 e i familiari di Guido Casagrande, nato a Gubbio nel 1916, Agostino Conocchia, nato a Montefalco nel 1921, Guglielmo Iezza, nato a Castellamare di Stabia nel 1920 e Domenico Macellari, nato a Tarquinia nel 1912.  Nel corso della cerimonia, alla quale hanno partecipato gli studenti della scuola secondaria di primo grado Frate Francesco di Assisi, il sindaco Stefania Proietti ha annunciato l’iniziativa presa insieme al “Museo della Memoria, Assisi 1943-1944” di conferire la cittadinanza onoraria per la pace ai tredici sopravvissuti ai campi di sterminio nazista e ancora oggi in vita.