IL 5 GENNAIO AL SANTUARIO DE LA VERNA APERTURA SOLENNE DELL’OTTAVO CENTENARIO DELLE STIMMATE DI SAN FRANCESCO

La cerimonia ufficiale sarà alle ore 11. Ecco gli altri momenti della giornata

LA VERNA – Il santuario de La Verna, il “Calvario” francescano, diventa il cuore pulsante dell’ottavo centenario delle stimmate di san Francesco.

È sul quel monte santo, infatti, che un giorno intorno al 14 settembre 1224, festa dell’esaltazione della croce, Francesco riceve sul suo corpo dal serafino alato i segni della passione di Cristo: le stimmate.

Il messaggio che scaturisce dall’esperienza della Verna è parola di guarigione e speranza per tutti gli uomini, che può essere nuovamente consegnata a un mondo segnato da tensioni, divisioni e guerre, ma anche da desiderio di vita e futuro.

“Francesco – commenta fra Livio Crisci, ministro provinciale dei Frati Minori della Toscana, che hanno in custodia il santuario della Verna – come nel natale del 1223 volle rappresentare il presepe per vedere “con gli occhi del corpo” l’amore di Dio incarnato nel Bambinello, così nel settembre 1224 volle sentire un po’ di quel dolore che Cristo patì sulla croce per salvare l’umanità. Da Betlemme al Calvario è l’itinerario che come francescani ci apprestiamo a compiere per celebrare, dopo gli otto secoli dal primo presepe, otto secoli da quell’evento prodigioso che fu l’impressione delle stimmate sul corpo del Poverello d’Assisi”.

Tutta la famiglia francescana, nelle sue molteplici componenti, aprirà ufficialmente l’anno centenario delle stimmate venerdì 5 gennaio 2024 nel santuario de La Verna.

La giornata, segnata soprattutto dalla preghiera, avrà inizio alle ore 7 con l’ufficio delle letture, seguito, alle 7.30, dalle lodi mattutine. Alle 8 fr. Massimo Fusarelli, ministro generale dei Frati Minori, presiederà la santa messa. Poi alle 11, nella Basilica del santuario avrà luogo la cerimonia per l’apertura solenne del centenario, che si concluderà nella cappella delle stimmate dopo una breve processione. Saranno presenti, fra gli altri, il vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro mons. Andrea Migliavacca; il sindaco di Firenze Dario Nardella, col gonfalone del Comune; il sindaco di Chiusi della Verna Giampaolo Tellini e altre autorità istituzionali; i ministri generali delle famiglie francescane e rappresentanti di tutte le realtà francescane.

La cerimonia sarà trasmessa anche in diretta streaming (https://centenarifrancescani.org/; https://m.youtube.com/@ofmcaptv ; https://www.mariatv.it/tsdtv) per consentire al maggiore di persone di poter seguire questo momento così significativo, che si incastona nel più ampio percorso dei centenari francescani che, aperti nel 2023, si concluderanno nel 2026 quando si ricorderanno gli otto secoli dalla morte del Poverello d’Assisi.

Nel primo pomeriggio, intorno alle 14.30, sarà inaugurato il percorso privo di barriere architettoniche. Si tratta del secondo camminamento, dopo quello inaugurato lo scorso 23 agosto dietro finanziamento della Provincia di Arezzo, che consentirà a persone con diversa abilità di poter raggiungere la cappella delle stimmate. Questo intervento è stato finanziato per 500mila euro dalla Regione Toscana: sarà lo stesso presidente Eugenio Giani a tagliare il nastro, il 5 gennaio.

La giornata si concluderà alle 19 col canto dei Primi Vespri della solennità dell’Epifania.

“Felici e trepidanti – commenta fr. Guido Fineschi, guardiano del santuario della Vernaci prepariamo nel cuore a questo dono, che fino al 17 settembre 2024 farà di questo luogo e della Toscana un polo radiante spiritualità, oltre quel che già avviene abitualmente. Come frati apriamo le braccia a tutti coloro che in questo anno, ricco di tanti momenti, vorranno condividere con noi la grazia di meditare, celebrandolo, l’amore salvifico di Cristo, che si è manifestato anche nel dono speciale delle stimmate al padre san Francesco”. 

Quello del 5 gennaio è solo il primo evento. Fino al 17 settembre 2024, infatti, la famiglia francescana di Toscana promuoverà numerose iniziative tra la Verna, Firenze e il territorio toscano, per riscoprire e attualizzare il messaggio che arriva dall’esperienza di Francesco sul sacro monte: ciò che per il mondo è ferita e sconfitta, può diventare occasione per una vita nuova e riconciliazione con l’uomo e il creato.