LA PRO CIVITATE CHRISTIANA IMPEGNATA IN TRE GIORNI DI SEMINARIO

ASSISI – Si è concluso martedì 29 novembre, dopo tre giorni di intenso lavoro, il convegno “Quando la memoria ha il fascino dell’utopia” tenutosi per il 75esimo anniversario della Pro Civitate Christiana. L’associazione approvata canonicamente come “Pia associazione laicale di apostolato cristiano” nel Natale del 1939 dal vescovo di Assisi monsignor Giuseppe Placido Nicolini è stata riconosciuta nel 1945 come persona giuridica dallo stato italiano.
Al seminario ha preso parte partecipando a tutti gli incontri, il vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino il quale ha manifestato accoglienza e apprezzamento nei confronti dell’ente da parte della diocesi per le attività svolte sul piano dell’evangelizzazione e del dialogo. Alla tavola rotonda del 29 novembre il vescovo Sorrentino ha tenuto una conferenza su “Laici che evangelizzano nella Chiesa di Papa Francesco”, alla quale hanno partecipato, in qualità di relatori, anche Raniero La Valle e Lilia Sebastiani, moderati da don Antonio Dell’Olio. Tra gli altri sono intervenuti monsignor Lorenzo Chiarinelli; Enzo Bianchi, Liliana Cavani.
Il 75esimo compleanno della Pro Civitate Christiana ci racconta di memoria ed utopia, dei crocicchi della storia nella quale la comunità di don Rossi, aperta, accogliente e costruttiva, ha camminato.
Il pomeriggio del 27 dicembre, nel teatro della Cittadella di Assisi, Renzo Salvi, amico della Pro Civitate Christiana, ci introduce nel raccontare questa storia con le note di Gianni Morandi “…parlaci di te vecchia signora…”. E comincia così, la Pro Civitate Christiana, a parlarci di sé: attraverso le voci di Teresita Bighetti, Gino Bulla, Gianna Galiano e Chiara De Luca, accompagnate da documenti video che ci fanno viaggiare nel tempo, passato e futuro.
Un viaggio caratterizzato da un forte desiderio di illuminare la comunità, caratterizzato da missioni, da scelte che non sono mai strettamente personali, dal dialogo che frequenta vie inattese, da una laicità operante, testimonianza di vita cristiana.
Al termine del pomeriggio non resta che augurare al treno potente ed unito della Pro Civitate Christiana di continuare questo viaggio con le porte aperte e lo sguardo ancora rivolto verso il paesaggio fuori dal finestrino.
 
Noemi Dicorato