PROCESSIONE DEL CRISTO MORTO, LA BELLEZZA DEL CORTEO DELLA MATTINA

ASSISI - Non ci sono la suggestione delle fiaccole ma la processione del Cristo Morte di Assisi del mattino è così profondamente toccante, coinvolgente che non manca di avere tantissime presenze. Anche quest'anno, venerdì 29 marzo, alle prime luci del giorno, il corteo con il Cristo morto "scavigliato" al termine della messa in Coena Domini del giovedì, è stato portato in processione dalla cattedrale di San Rufino alla Basilica di San Francesco dove, nella serata dello stesso giorno, lo stesso corteo con la statua della Madonna Addolorata tornerà a prenderlo per riportarlo nella chiesa cattedrale. I membri delle Confraternite fanno a turno per portare il grande catafalco dove è adagiato Gesù, portato in adorazione al protomonastero delle clarisse di Santa Chiara, alla Casa di riposo Andrea Rossi, alla suore cappuccine di Santa Croce. La tradizione si rinnova con tutto il suo carico emotivo, la sua coinvolgente spiritualità, la profondità del ricordo della passione e morte di Cristo. Ma la salvezza è vicina, il mistero della fede è tutto racchiuso nella certezza della risurrezione e così, dopo la giornata di sofferenza e dolore del venerdì santo, ci si prepara alla gioia della vita eterna. Nel pomeriggio alle 17 la celebrazione della Passione del Signore, presieduta dal vescovo monsignor Domenico Sorrentino con la liturgia della Parola, adorazione della croce e comunione all’assemblea. È prevista anche la colletta per la Terra Santa. Alle 20,30 la processione del Cristo Morto, animata ancora dalle Confraternite alla luce delle fiaccole per i vicoli del centro storico.