SANTA MESSA NELLA CENA DEL SIGNORE, IL VESCOVO DI ASSISI LAVA I PIEDI A DODICI CONFRATELLI

Mons. Sorrentino: "L'Eucarestia è la medicina della nostra guarigione, il segreto della nostra gioia"

ASSISI - Giovedì Santo, 28 marzo, nella cattedrale di San Rufino il Triduo pasquale è iniziato con la santa messa "Nella cena del Signore" presieduta dal  vescovo delle diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino.

Durante l’omelia il vescovo ha ricordato che “questi tre giorni sono il cuore della nostra fede che ci ricordano che Gesù muore e risorge per noi. Entriamo nella morte - ha aggiunto - lasciando il nostro peccato ed entriamo nella resurrezione di Gesù, vivendo la gioia della resurrezione. Il mistero dell’eucaristia racchiude tutta la nostra fede ed è l’anticipo del paradiso. Gesù si spoglia delle sue veste e si mette le vesti del servo, servo nostro, per dare la sua vita per noi. Tutto questo è una rivoluzione della storia umana. E ci spinge a metterci in gioco: da che parte stiamo? E facile parlare di amore ma in ogni eucaristica si presenta la morte di Gesù, lui che è morto per noi in questa ostia bianca moriamo con lui per risorgere a vita nuovo. L' eucaristia - ha proseguito il vescovo - non può essere una cerimonia di routine che facciamo guardando l'orologio. Se ritorniamo a questo mistero allora capiremo cosa c'è dentro questa ostia bianca, la medicina della nostra guarigione, il segreto della nostra gioia”.

Dopo il suggestivo rito della lavanda dei piedi, al termine della santa messa, sono seguiti la reposizione del Santissimo Sacramento e la deposizione del Crocifisso, ricordo della Passione del Signore e della laude trecentesca della “Scavigliazione”.