SAN RUFINO: PRIMA TAPPA DEL PELLEGRINAGGIO DELLA PASTORALE GIOVANILE DI BERGAMO

ASSISI – La cattedrale di Assisi continua a essere un’invidiabile casa dalle porte aperte anzi spalancate a tutti, in questo periodo estivo anche fino alle 23,30. Domenica 17 agosto prescelta come prima tappa della Marcia della Luce, il pellegrinaggio diocesano della pastorale giovanile della diocesi di Bergamo, ha accolto seicento giovani di cinquanta parrocchie che alle 16.30 hanno partecipato alla solenne santa messa di apertura presieduta dal loro vescovo Francesco Baschi e concelebrata da quaranta sacerdoti della diocesi di Bergamo che cammineranno con loro in marcia sino a Roma, per ricordare anche Giovanni Paolo II. Un’iniziativa partita nel 2010 che aveva come punto di arrivo Santiago di Compostela e che fra tre anni avrà come traguardo Gerusalemme. La santa messa animata dalla gioia dei canti, dalla freschezza e dall’entusiasmo dei giovani nella liturgia della Parola ha assunto un tono particolarmente caldo, vivo, pastorale nelle parole paterne del vescovo che ha tracciato le caratteristiche del pellegrino e del pellegrinaggio.
“Il pellegrinaggio nostro è speciale, siamo in tanti, è tutto da scoprire, è una lotta, è un confrontarsi con gli altri e non solo con la propria cerchia ristretta di amici. E’ un camminare spinti da un bisogno interiore, dall’inquietudine, per incontrare il Signore e non staccarsi più da lui. E’ necessaria però una grande fede come quella della donna cananea, presentata dalla liturgia odierna, e di San Francesco, pellegrini come noi nel bisogno e nell’inquietudine, cercatori di Dio”. Al termine della S. Messa il saluto accogliente di Mons. Domenico Sorrentino vescovo di Assisi e il dono dei suoi libri; poi la consegna ai giovani da parte del loro pastore delle credenziali del pellegrino e la marcia a Santa Maria degli Angeli dove stanotte pernotteranno per poi ripartire. Un saluto e un grazie, da parte del vescovo Francesco a don Cesare Provenzi, bergamasco anche lui e parroco della cattedrale, per la sua disponibilità sollecita e accogliente.
 
 
Suor Maria Rosaria Sorce