SPIRITO DI ASSISI, PREGHIERA PER L’ECUADOR

ASSISI – È dedicata all’Ecuador l’intenzione di preghiera per la pace del 27 gennaio. L’appuntamento, voluto dal vescovo monsignor Domenico Sorrentino e portato avanti dalla Commissione diocesana per lo “Spirito di Assisi”, si ripete con cadenza mensile in ricordo dello storico incontro interreligioso del 1986 voluto da San Giovanni Paolo II.

Nell’invito alla preghiera il vescovo spiega che “nel cammino che andiamo compiendo sulla scia dei rappresentanti delle religioni che nel 1986 si diedero in Assisi un appuntamento di preghiera per la pace, questo mese vogliamo presentare all’unico Dio la situazione dell’Ecuador. In quel Paese – aggiunge monsignor Sorrentino – è in corso un vero e proprio conflitto con l’immancabile carico di dolore, morte, sofferenze e riduzione di diritti e libertà. Non si tratta del conflitto armato che vede contrapposti due o più nazioni come spesso è avvenuto e avviene, ma piuttosto di una crisi interna allo Stato in cui alcuni gruppi criminali condizionano la vita delle popolazioni imponendo il proprio codice di delinquenza con gli strumenti del terrore, della corruzione e del disprezzo per la vita umana, al fine di consolidare i propri interessi economici e di potere. Purtroppo questa stessa condizione si registra anche in altre nazioni e non sempre i legittimi governi hanno a disposizione strumenti idonei per intervenire efficacemente. Il Presidente dell’Ecuador ha varato misure eccezionali che speriamo producano i risultati auspicati. A noi tocca ribadire, con tutta la forza morale dell’autentico senso religioso, che le attività criminali di quelle organizzazioni vanno contro la volontà di Dio che vuole la pace e il bene di tutti i suoi figli. Per questo – conclude il vescovo – il prossimo 27 gennaio uniremo la nostra voce, ciascuno con la propria comunità di appartenenza o nelle case, nei luoghi di preghiera e seguendo la propria tradizione di fede, a favore delle popolazioni dell’Ecuador. Possa ogni persona ritrovare la pace che l’Onnipotente semina a piene mani e che germoglia nella misura in cui apriamo il cuore al suo dono. Voglia Dio ascoltare la preghiera degli umili, converta il cuore dei violenti e protegga gli innocenti. Che l’ultima parola sia la pace”.

Come di consueto non è previsto un momento comune, ma ognuno è invitato a pregare per questa intenzione nell’arco della giornata del 27 gennaio.

In allegato l’invito alla preghiera del vescovo monsignor Domenico Sorrentino