UFFICIO DELLE LETTURE DELLE LODI E PROCESSIONE DEL VENERDÌ SANTO AD ASSISI – GUARDA LE FOTO

ASSISI - Eccoti, ti aspettavamo nelle nostre liturgie e riti accompagnati dalla devozione dei cuori saldi nella fede. Eccoti per le nostre vie, seguito dai nostri passi sulle pietre di Assisi accarezzate da Chiara e Francesco, troppo a lungo rimaste liturgicamente silenziose. Sei passato per le nostre case troppo a lungo chiuse alle relazioni con il timore che potessimo far del male e contagiare i più cari anche con l'Amore. Ma Tu sei passato dopo una lunga attesa e hai infranto il silenzio che voleva privarci della speranza, con il canto dell'Osanna già alla Domenica delle Palme, la Domenica del tuo trionfo e oggi nel venerdì santo deposto crocifisso dalla croce con il pianto singhiozzante dei nostri tamburi, con l'eco delle nostre preghiere e suppliche. Dopo la recita dell'Ufficio delle letture e delle Lodi alle 6:45 presieduta dal vescovo Sorrentino con i canonici nella cattedrale di San Rufino, gremitissima come non mai di un popolo provato, ma fervoroso e attonito nella preghiera, eccoti nella tradizionale, ma mai intaccata dall'abitudine, processione del Venerdì santo per le vie di Assisi. Crocifisso, piagato, immerso nella morte, nelle braccia del Padre, ancora una volta "hai fatto nuove tutte le cose" come solo tu sai fare: hai trasformato le pietre in luoghi di vita, le lacrime in sorgenti di acqua viva, i silenzi in armonie arcane. Tu, o Dio, ci hai ancora dimostrato che non temi le nostre "porte chiuse" perché sei capace di attraversarle pur d'incontrarci e lo farai Risorto a Pasqua. Intanto siamo pronti a celebrare nel pomeriggio la tua Passione nella liturgia pomeridiana in cattedrale alle 17:00 e a venirti a cercare lì a San Francesco, dove ti abbiamo lasciato stamattina, con la tua Santissima Madre Addolorata, con lei salda nella fede non vacillaremo nel buio della tua momentanea assenza. Continuiamo il silenzio adorante con il quale, accogliendo l'invito di monsignor Sorrentino, imploriamo pace, tregua e la fine della guerra, a te che sai ricavare il bene dal male, la vita dalla morte, il profumo della gioia dalle nostre ferite. Siamo pronti a crederci, nel silenzio il tuo popolo purificato è cresciuto nella fede, aumentala sempre più.

Suor Maria Rosaria Sorce