UN NUOVO UMANESIMO IN VISTA DI FIRENZE 2015

ASSISI – La Commissione regionale per l’Educazione della Conferenza episcopale umbra, presieduta da monsignor Domenico Sorrentino, in collaborazione con diverse associazioni di genitori, anche quest’anno organizza ed offre un ciclo di incontri di grande attualità, sintonizzandosi con la forte tematica, centrata sulla ricerca di un nuovo Umanesimo, scelta dalla Conferenza episcopale italiana per il prossimo Convegno ecclesiale di Firenze. Tre saranno gli incontri intorno a tematiche esigenti sul piano dell’ascolto e della riflessione: nulla di “intellettualistico”, ma una focalizzazione sulla realtà che coinvolge ragazzi, famiglie, scuola, società, per suscitare una riflessione più approfondita intorno a temi di notevole rilevanza culturale, educativa ed etica; per affinare competenze e sensibilità; per meglio comprendere ed orientarsi anche nel compito educativo. Il 27 febbraio 2015 sarà padre Paolo Benanti, docente di bioetica e teologia morale, il relatore sul tema molto attuale La digital age: le relazioni nell’era della tecnologia. Il 13 marzo, Alvaro Paolacci, medico psichiatra, riferirà su un’altra tematica di grande importanza: Homo ludens e ludopatie. Infine, il 27 marzo, il segretario generale della CEI, monsignor Nunzio Galantino, sarà il relatore di un tema di notevole spessore: Umano-disumano-postumano. Quale umanesimo per il nostro tempo? Tutti gli incontri, affidati a personalità particolarmente competenti e qualificate, si svolgeranno a partire dalle ore 16, presso la sala convegni dell’hotel Cenacolo di Santa Maria degli Angeli. Il ciclo di relazioni, cui seguirà il dibattito, è rivolto a dirigenti scolastici, insegnanti, educatori, genitori, studenti, operatori, verso l’elaborazione di un patto educativo condiviso. Riecheggiano, così, le parole pronunciate da Papa Francesco nell’incontro dello scorso 10 maggio 2014 con il mondo della scuola: “Per educare un figlio ci vuole un villaggio”, proverbio africano che insegna quanto tutte le componenti della società debbano allearsi affinché l’avventura educativa diventi sempre più affascinante e realmente feconda.