GIORNATA NAZIONALE DEL SOLLIEVO, IL VESCOVO: “PER SOPPORTARE LA PROVA DEVE ESSERCI ANCHE TANTA UMANITÀ”

ASSISI – “La medicina e l’umano devono fare sempre squadra. Se non fanno squadra manca qualcosa di importante perché se c’è soltanto l’umanità, ma manca la professionalità non basta. Se c’è la professionalità ma manca l’umanità anche questo non basta perché non si guarisce e comunque non si vive in modo sopportabile la prova se accanto ai contributi che dà la tecnica medica non c’è anche uno sguardo, un cuore, un pensiero, una vicinanza, un’accoglienza, una stretta di mano, un abbraccio”. Lo ha detto il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino durante la presentazione del progetto “Riaccendi la vita” - promosso anche dall’ufficio pastorale della salute - che si è tenuta domenica 28 maggio nella sala della Conciliazione del Comune di Assisi in occasione della XXII Giornata nazionale del sollievo che si è svolta in due momenti molto significativi.

Inizialmente, come detto, con la presentazione del progetto che ha visto la presenza di rappresentanti di enti e associazioni del territorio. Dopo del sindaco di Assisi, Stefania Proietti sono seguiti gli interventi di Massimo Paggi, assessore a servizi sociali e sanità del Comune di Assisi, Ilaria Vescarelli, direttrice del distretto sanitario dell’assisano dell’Usl Umbria 1 sul tema “L’offerta dei servizi sanitari, nel territorio assisano, per malati cronici gravi con malattie complesse”, Marylena Massini, consigliere comunale e presidente Terza commissione consiliare (Servizi sociali e sanità). È seguito un momento di riflessione durante il quale sono state raccontate alcune esperienze e testimonianze. Il dibattito è stato moderato da Laura Pizziconi, consigliere comunale. L’evento è stato allietato dal Coro dei Cantori di Assisi.

Infine c’è stata la passeggiata di solidarietà per il sollievo con partenza da piazza del Comune e arrivo presso la Casa di riposo “Andrea Rossi” di Assisi. Agli ospiti della struttura sono stati consegnati i “fiori della gioia”. La preghiera per pazienti, curanti e operatori è stata guidata da padre Alfredo Avallone e accompagnata dal Coro Cantori di Assisi.