IL VESCOVO: “SEGUIAMO L’ESEMPIO DI SAN RINALDO PER RAGGIUNGERE DIO”

In tanti alle celebrazioni per la festa del santo patrono di Nocera Umbra

NOCERA UMBRA - La comunità nocerina in festa per San Rinaldo. In tanti alla celebrazione in cattedrale del patrono, presieduta dal vescovo monsignor Domenico Sorrentino, insieme ai sacerdoti della Diocesi e a tutte le Confraternite. E' stato un forte momento di coesione che assume un valore ancor più forte, alla luce della grave crisi economica che il territorio sta vivendo, soprattutto in riferimento all'annuncio di esuberi della Jp Industries. “Viviamo la parola di Dio nel quotidiano - ha detto il vescovo - facendola rimbalzare nell’oggi, con i nostri problemi. E’ l’unico modo per avere una società da Cristiani. Internet ci pone in una condizione di ritenere che la verità sia in tasca, ad un clic. Questo ci fa approdare allo scetticismo e diventiamo un popolo disperso. Dio è l’unica verità, per essere la Parola". Parlando di San Rinaldo il vescovo lo ha definito: “uomo accogliente e padre di una comunità. Il modo per raggiungere la felicità è osservare ed imitare Dio, con l’incoraggiamento del Santo Patrono”. La vita di San Rinaldo è infatti degna di santità e piena di amore per la sua terra. Da conte di Postignano, diventa vescovo della città e, come Facondino, diventa il ‘vescovo santo’ visitando anziani e malati e adottando un bambino orfano. Nella sua attività, diventa anche molto amico di San Francesco.

Il vescovo Sorrentino ha anche benedetto il nuovo gonfalone del Comune di Nocera Umbra, dai colori più intensi e brillanti. “Un bel momento quello che ci dona il Santo – ha detto alla fine il parroco della Cattedrale, don Ferdinando Cetorelli – che ci fa toccare con mano l’essere tutti popolo di Dio. Una bella unità religiosa e civile della Diocesi”. La giornata si è conclusa con la processione per le vie della città e i vespri. Il giorno seguente vespri e la chiusura dell’urna che contiene i resti terreni della salma del Santo, in attesa della nuova ricorrenza.