SPIRITO DI ASSISI, INSIEME COME 28 ANNI FA – GUARDA LE FOTO

ASSISI - Una preghiera semplice, venuta dal profondo del cuore e una candela accesa in segno di speranza. Sono questi i gesti che hanno caratterizzato il momento di ricordo del 27 ottobre di 38 anni fa dello Spirito di Assisi che si è concluso domenica scorsa nel refettorietto della basilica di Santa Maria degli Angeli. A pregare ed accendere la candela gli esponenti delle diverse fedi religiose che si sono ritrovati uniti nel chiedere la pace. Da Gerusalemme la moglie del rabbino Alon Goshen-Gottstein che ha speso parole di speranze e ha lasciato accendere la lampada della pace a Maymouna Abdel Kader, figlia dell'ex Imam di Perugia, di origini palestinesi e morto nel periodo del Covid che tanto si era impegnato per il dialogo interreligioso.

Il vescovo delle diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno concludendo la cerimonia ha sollecitato tutti a mettere "l'amore come unica norma della propria vita, amore che viene solo da Dio". "Mai - ha detto il vescovo - costringere i deboli all'aggressione, alla violenza, all'orgoglio, alla gelosia. Più noi diventiamo capaci di accogliere questo messaggio che tutto è dono più diventiamo persone, uomini e donne che non hanno più se stessi come norma, ma che vedono l'amore come unica norma della propria vita".

In mattinata nella Basilica superiore di San Francesco si è tenuta la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Sorrentino che, in uno dei passaggi dell'omelia, ha sottolineato che "quello che San Giovanni Paolo II fece nel 1986, proprio qui dove ci troviamo, mettendo insieme tutte le fedi e le religioni, è stato testimoniare all'umanità che il nostro Dio, il vero Dio, l'unico Dio, perché non ce ne sono tanti, non è un Dio della guerra, ma un Dio della pace: è un padre che sente il bisogno di accarezzare i suoi figli e non vede l'ora di riabbracciarli. Gesù è il Dio che si è totalmente disarmato, come San Francesco, che si spoglia, si denuda".