SPIRITO DI ASSISI, PREGHIERA PER I LAVORATORI

ASSISI – “Chiedo che il prossimo 27 aprile, in prossimità del 1 maggio, festa del lavoro e, per noi cristiani, di San Giuseppe Lavoratore, ci ritroviamo spiritualmente uniti nella preghiera incessante affinché a ogni persona sia riservato pieno rispetto soprattutto nello svolgimento del proprio lavoro”. È questo uno dei passaggi dell’invito del vescovo monsignor Domenico Sorrentino, lanciato in occasione dell’appuntamento di preghiera per la pace che si ripete il 27 di ogni mese.

L’appuntamento, voluto dal vescovo monsignor Domenico Sorrentino e portato avanti dalla Commissione diocesana per lo “Spirito di Assisi”, si ripete con cadenza mensile in ricordo dello storico incontro interreligioso del 1986 voluto da San Giovanni Paolo II.

Nell’invito alla preghiera il vescovo spiega che “il 24 aprile 2013 in Bangladesh avvenne il più grave disastro industriale della sua storia. Il Rana Plaza che ospitava laboratori tessili in cui si producevano capi d’abbigliamento per molti marchi occidentali, crollò uccidendo 1.138 persone, per la maggior parte donne, e 2.500 rimasero feriti. L’edificio situato alla periferia di Dhaka era di otto piani e non rispettava le misure di sicurezza previste dalle norme. A ricordarcelo ci sono le donne che si salvarono dal crollo e che dieci anni dopo hanno manifestato per richiedere risarcimenti, cure sanitarie, salari dignitosi e un giusto processo per i responsabili.

Il Dio della vita – prosegue il vescovo – ha comandato che il lavoro fosse al servizio della vita e mai il contrario. Tutti i credenti nell’unico Dio pregano e operano perché ogni uomo e ogni donna vengano rispettati nella propria dignità e nei propri diritti e che non vi sia sopraffazione e sfruttamento dell’essere umano sul suo simile. Lo hanno ribadito Papa Francesco e il Grande Imam Ahmad Al-Tayyeb nel Documento di Abu Dhabi (2019): “Si devono interrompere tutte le pratiche disumane e i costumi volgari che umiliano la dignità della donna e lavorare per modificare le leggi che impediscono alle donne di godere pienamente dei propri diritti”. Chiedo pertanto – conclude il vescovo – che il prossimo 27 aprile, in prossimità del 1 maggio, festa del lavoro e, per noi cristiani, di San Giuseppe Lavoratore, ci ritroviamo spiritualmente uniti nella preghiera incessante affinché a ogni persona sia riservato pieno rispetto soprattutto nello svolgimento del proprio lavoro”.

Come di consueto non è previsto un momento comune, ma ognuno è invitato a pregare per questa intenzione nell’arco della giornata del 27 aprile.

In allegato l’invito alla preghiera del vescovo monsignor Domenico Sorrentino