Piantato un cippo in ricordo dei Giusti della città serafica e cerimonia al Binario 21; venerdì 26 e sabato 27 Museo della Memoria a porte aperte; domenica 28 visita ai luoghi nascosti della Basilica di San Francesco

ASSISI E MILANO INSIEME PER NON DIMENTICARE

Mercoledì 24 gennaio iniziativa in Comune per ricordare Gino Bartali; monsignor Sorrentino: “Oggi c’è sempre più bisogno di diffondere una cultura del bene”

ASSISI – Assisi e Milano unite nella memoria. Nel ricordo di quello che è stato ma soprattutto con la prospettiva di quello che si può fare oggi affinché certe tragedie non si ripetano. Sono stati due giorni intensi di significato quelli vissuti, sabato e domenica scorsi, dalla delegazione della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino guidata dal vescovo monsignor Domenico Sorrentino che ha stretto una collaborazione con la città di Seveso, capofila di più Comuni che hanno voluto ricordare con lo scoprimento di un cippo al Parco delle Groane i sette Giusti tra le Nazioni di Assisi avvenuto nella mattinata di domenica 21 gennaio. Questo momento era stato preceduto dalla visita al Giardino di Monte Stella di Milano voluto da Gariwo, la rete attivata da Gabriele Nissim alla quale partecipa anche Assisi dove vengono ricordati sia i Giusti della Shoah sia coloro che si sono adoperati per il bene in altri genocidi. Nella serata di sabato 20 gennaio la delegazione è stata accolta dall’amministrazione comunale di Seveso guidata dal sindaco Paolo Butti e dal parroco don Carlo Pirotta che sono rimasti colpiti dall’opera di salvataggio degli ebrei in Assisi illustrata dal vescovo Sorrentino attraverso il documentario del “Museo della Memoria, Assisi 1943-1944”. Tutto il percorso di sinergia tra le diverse realtà lombarde, attivato dall’associazione Senza Confini di Seveso, ha poi portato alla visita al memoriale della Shoah di Milano-Binario 21 con la presenza del vice sindaco di Milano Anna Scavuzzo, il rabbino capo Alfondo Arbib, il presidente della comunità ebraica Milo Hasbani e il vice presidente della Fondazione del Memoriale Roberto Jarach e Gabriele Nissim, fondatore di Gariwo. “Sono stati due giorni pieni di significato – ha sottolineato il vescovo monsignor Domenico Sorrentino – che ci impegnano ancor di più a far conoscere quello che è stato ma soprattutto a veicolare il bene, ripartendo dal concetto primario dell’umanità che ci lega tutti senza distinzioni di razza, religione o cultura”. Gli appuntamenti per la Giornata della Memoria continuano nel pomeriggio di mercoledì 24 gennaio alle ore 16 nella sala della Conciliazione del Comune di Assisi dove ci sarà il dialogo-intervista tra Gioia Bartali, nipote di Gino Bartali e Franco Bechis, direttore del Corriere dell’Umbria. “Nel giorno della festa  di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti – sottolinea monsignor Sorrentino – ricordiamo un altro benemerito come Gino Bartali che, operò senza dire, perché il contesto ovviamente obbligava alla massima riservatezza. Oggi invece c’è bisogno di dire le cose come stanno, di portare alla luce la verità e soprattutto di diffondere una cultura della buona notizia. In questa occasione, il Santo Padre ci consegna il messaggio per la 52^ Giornata mondiale delle comunicazioni sociali sul tema ‘La verità vi farà liberi (Gv 8,32). Notizie false e giornalismo di pace’; credo che l’impegno degli operatori della comunicazione sia proprio quello di dare e fare informazione in maniera corretta e propositiva per una cultura del bene”. Venerdì 26 e sabato 27 gennaio il Museo della Memoria di Assisi, allestito alla Pinacoteca comunale in via San Francesco apre le porte a tutti per una visita guidata alla storia esemplare della città che mise in salvo oltre 300 ebrei. Domenica 28 gennaio ci sarà la visita ai luoghi nascosti della Basilica di San Francesco dove approdavano gli ebrei.