Interessante tavola rotonda al Santuario della Spogliazione con le istituzioni

SERVE UN’EUROPA PIÙ COESA E SOLIDALE, AVANTI CON I GIOVANI

Messaggio del Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani

ASSISI – “Giovani come Francesco: quale ascolto dalle istituzioni?” è il tema che è stato affrontato, sabato 19 maggio, nel Santuario della Spogliazione di Assisi per  dare ‘voce’ ai giovani. Dopo i saluti del vescovo diocesano Monsignor Domenico Sorrentino e del sindaco di Assisi Stefania Proietti è seguito il dibattito tra la Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, il rettore dell’Università per stranieri di Perugia, Giovanni Paciullo, il vice presidente di Confindustria Umbria, Luca Tacconi e alcuni animatori del Progetto Policoro dell’Umbria. Il Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, impossibilitato a partecipare a causa di impegni istituzionali, ha inviato un bel messaggio rivolto ai giovani con il quale ha risposto alle domande che sarebbero state sottoposte alla sua attenzione. Nella lettera il Presidente Tajani sottolinea il ruolo delle nuove generazioni per costruire un’Europa più coesa e solidale. “L’Europa unita può camminare solo sulle gambe di voi giovani – conclude la lettera del Presidente -. Siete cittadini di domani. È nostro dovere investire su di voi”.  Il dibattito trae le sue basi, come sottolineato da Selene Degli Esposti, animatrice del Progetto Policoro diocesano, da un’esperienza portata avanti, unitamente alla Pastorale giovanile, alla Pastorale sociale e per il lavoro e alla Caritas, in un percorso di ascolto che ha coinvolto circa trecento ragazzi. Da tale percorso è emerso che “i giovani sognano – ha sottolineato Selene – . Per loro i sogni sono molto importanti. I giovani – ha aggiunto – hanno dei progetti, sono molto concreti e sanno che fare progetti fa parte delle loro domande di senso. Essi pensano al futuro, sanno che esso è molto importante e vorrebbero avere un futuro che abbia più certezze. Ci hanno dimostrato – ha proseguito – di avere molto senso etico. Per loro appartenere ad una comunità significa agire per il bene comune. Inoltre hanno dimostrato una forte centralità nei confronti della famiglia. Oltre a questo – ha spiegato – è emerso anche che questi giovani si sentono poco influenti nella società, nella politica e nella comunità che abitano. Si sentono smarriti ed hanno bisogno di credibilità. I giovani hanno sete di verità – ha concluso – , ci continuano a chiedere credibilità che per loro significa coerenza”.

In allegato la lettera del presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani.